L’ultima moda su TikTok si chiama “cicatrice francese”. Che questo sia il social dei più giovani non ci piove. Ma quanto può essere pericoloso? Nel corso degli anni più volte abbiamo assistito a delle challenge autolesioniste divenute virali su questa piattaforma e che talvolta, drammaticamente, hanno portato addirittura al suicidio di giovanissime vite. L’Antitrust ha per questo avviato un’istruttoria e l’azienda si è detta immediatamente pronta a collaborare.

TikTok e la moda della “cicatrice francese”

Su TikTok la sfida degli ultimi mesi si chiama “cicatrice francese”. Si tratta dell’ennesima moda autolesionista che già da qualche tempo, insegnanti e genitori in varie parti del mondo hanno denunciato preoccupati. Tra i giovanissimi non c’è limite e sul social sono pronti a tutto pur di fare visualizzazioni e diventare noti tra i coetanei. Ragazzi e ragazze si sfidano, pizzicandosi la pelle del viso con una certa forza, così da procurarsi lividi e vere e proprie cicatrici. Tumefazioni sfoggiate in maniera spavalda, con orgoglio e che accrescono la notorietà di chi le pubblica. Escoriazioni fotografate da più angolazioni, che sono state naturalmente notate dalle famiglie, oltre che tra i banchi di scuola.

Il numero di video presenti online che ritraggono scene simili sono infiniti e addirittura c’è chi si è sentito in dovere di fare dei tutorial per insegnare agli amici virtuali come realizzare sulla propria faccia una vera cicatrice francese. L’ennesima follia che ha portato vari istituti del nostro Paese ad organizzare degli incontri con i ragazzi, nel corso delle ore scolastiche, per parlare delle azioni commesse ed indurre loro a una profonda riflessione in merito a questi gesti così esagerati ed autolesionisti.

La posizione dell’Antitrust e la risposta di TikTok

L’ennesimo fenomeno pericoloso che coinvolge questo social, l’ennesimo esempio negativo che diventa virale e si impone nella normalità dei nostri ragazzi. Tutto ciò ha portato l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ad avviare un’istruttoria nei confronti della società irlandese TikTok Technology Limited, attiva nel settore dei social media attraverso la piattaforma TikTok, e responsabile per i rapporti con i consumatori europei. Il procedimento coinvolge anche la società inglese e quella italiana. L’Antitrust, di fatto, contesta al social di non essere in possesso di adeguati sistemi di monitoraggio e controllo, che possano vigilare sui contenuti di ciò che viene pubblicato, soprattutto in presenza di minori, considerati soggetti fragili e vulnerabili.

La piattaforma gode di una popolarità immensa e in costante crescita, soprattutto nella fascia di popolazione che va dai 16 ai 24 anni, ma troppo spesso è utilizzato anche dai giovanissimi ben al di sotto di questa soglia di età.

“Collaboreremo pienamente con le autorità competenti per rispondere a qualunque domanda relativa alle nostre policy e procedure”, ha detto un portavoce di TikTok in risposta all’istruttoria dell’Antitrust in merito agli atteggiamenti autolesionisti legati alla challenge della “cicatrice francese”. “Oltre 40.000 professionisti dedicati alla sicurezza lavorano per mantenere la nostra community al sicuro – ha aggiunto – e prestiamo particolare attenzione a proteggere gli adolescenti. Non autorizziamo contenuti che mostrino o promuovano attività o sfide pericolose, suicidio, autolesionismo o comportamenti alimentari scorretti. Inoltre, le nostre policy per il suggerimento dei contenuti aiutano ad assicurare che il contenuto sia adatto a qualunque tipo di pubblico e mettiamo a disposizione risorse per il benessere e la sicurezza all’interno della nostra app”.

E mentre in tanti Paesi, nelle ultime settimane, si è vietato l’utilizzo del social sui dispositivi del Governo e cresce la preoccupazione per la privacy e la sicurezza dell’app, nella sede italiana di TikTok, nella giornata di oggi, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato insieme al Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, ha svolto un’ispezione.