Metro B Colosseo accessibilità disabili limitata e, per quanto riguarda l’uscita su Largo Gaetana Agnesi, completamente assente. Quello che romani e turisti si trovano a vivere in quella che è uno degli snodi fondamentali sul suo monumento simbolo è agghiacciante, ma per scoperchiare il vaso di Pandora su una situazione di abbandono c’è voluto il racconto di una ragazza affetta dalla SLA. Bisognava intervenire con largo anticipo, ma per l’assessore Patané: “Questa è una montatura giornalistica, la ragazza avrebbe dovuto usare il montascale. TAG24 è andata direttamente nella stazione per dimostrare come non esista alcun collegamento con il montascale diretto da Largo Gaetano Agnesi all’ingresso per accedere ai treni.
Metro B Colosseo scale mobili e accessibilità disabili video reportage
[bbvideo id=5463993]
La situazione arrivando dai treni è nella norma, dato che alle persone disabili è permesso di poter utilizzare il montascale per poter raggiungere l’uscita con due passaggi. Il brutto arriva per coloro che devono andare e venire da Largo Gaetana Agnesi, la zona rialzata della stazione con una terrazza con affaccio sul Colosseo piena di vari locali e una piazzetta. Lasciando stare le transenne per la caduta massi presenti da diversi mesi quello che ci sta più a cuore evidenziare è come i lavori per riattivare la scala mobile che collega la stazione al largo siano ancora in alto mare. Questa poi come ci ha confermato l’ATAC in loco è una scala per la sola salita, quindi non utile in alcun modo per facilitare la fase di discesa. Il caso della ragazza disabile ha acceso l’attenzione sullo stato di degrado e abbandono dei mezzi pubblici della capitale.
La ragazza avrebbe dovuto percorrere più di 600 metri
L’Assessore alla Mobilità di Roma Capitale Eugenio Patané, contattato dall’agenzia Agi aveva detto “Si sta montando una vicenda sul nulla, su un fake news. La signora doveva scendere e la scala mobile che non è funzionante è quella in salita: quindi si sta parlando solo della disponibilità di alcuni vigili che invece di farle prendere il montascale l’hanno aiutata a scendere lungo delle scale fisse. Non confondiamo la vicenda del non funzionamento della scala mobile della metro B“, erano state le parole riportate dall’agenzia Agi ma che sarebbero state riportato in modo non corretto, almeno è quello che sostiene lo stesso assessore, che, contattato da Tag24, ha sottolineato: “Le mie parole sono state riportate male da un’agenzia. Ho semplicemente spiegato come i tre montascala sono perfettamente funzionanti e da quando è stata aperta la stazione non è mai stato previsto un accesso per i disabili da Largo Gaetana Agnesi alla stazione. È stata introdotta una scala, ma soltanto in salita. Siamo stati più volte sul posto e stiamo lavorando per trovare una soluzione, ma sono una persona seria e rilascerò dichiarazioni sulle iniziative solo quando saranno certe. Noi stiamo facendo tanto, oltre 40 cantieri sono terminati e in attesa di collaudo”.
Si apprendono con fiducia le parole dell’assessore Patané perché la Capitale d’Italia deve migliorare moltissimo nella propria inclusività sociale.
Il pericolo caduta massi, transenne perenni
Tralasciando lo stato interno della stazione della Metro B Colosseo e le scale mobili rotte c’è un altro aspetto da analizzare, quello relativo alla sicurezza: il costone fronte Colosseo è transennato per oltre 50 metri sia nella parte superiore che inferiore. Come hanno avuto modo di confermarci alcuni rappresentanti della polizia municipale le transenne sono state messe per motivi di sicurezza: “Sono caduti dei massi per cui in attesa di terminare i lavori si è dovuto transennare la zona. Sono diversi mesi che è così“. Peccato che di operai intenti a lavorare non c’è traccia, con le crepe nei muri che lasciano chi le squadra interdetto. Il Colosseo è simbolo di Roma, ma alle immancabili gru del cantiere della Metro C si aggiungono sempre nuove problematiche. Si dovrebbe pensare ad un modo per risolvere i problemi con serietà, senza nascondere le responsabilità accusano la stampa colpevole solo di documentare il degrado civico presente nella Capitale.