Quando è morto Califano? Califano è morto il 30 marzo 2013, all’età di 74 anni, la causa della sua morte è legata ad un arresto cardiaco.
Quando è morto Califano?
Si è parlato a lungo della malattia di Franco Califano, anche se non è stata una patologia in particolare a strapparlo alla vita. “Non era un malato terminale, è morto per un arresto cardiaco”, ha detto anni fa il dottor Alberto Armellini, il medico curante del cantautore.
Per quanto riguarda la sua vita privata ha amato tante le donne ed è stato un latin lover. Tra quelle con cui ha avuto una relazione ci sono anche Mita Medici, Patrizia de Blanck ed Eva Grimaldi. A 19 anni ha sposato Rita Di Tommaso, madre della sua unica figlia Silvia.
Biografia
Franco Califano è nato a Tripoli, in Libia, dove il padre era di servizio come militare, ma cresciuto e formatosi artisticamente a Roma, il Califfo, come era soprannominato, ha pubblicato nella sua carriera un numero incredibili di canzoni, alcune rimaste impresse nella storia musicale.
La sua infanzia fu molto rigida: la famiglia lo mandò a studiare in alcuni collegi gestiti da ecclesiastici. Ma lui si appassionò subito alla vita notturna, tanto da concludere la scuola superiore frequentando un corso serale per poter dormire la mattina dopo aver fatto l’alba.
La sua carriera cominciò come poeta, posò per fotoromanzi, ma virò presto sulla canzone perché scrivere poesie non gli dava da vivere. È stato autore di brani portati al successo da molti grandi artisti.
Ha partecipato anche a tre Festival di Sanremo, l’ultima volta nel 2005 con Non escludo il ritorno. La stessa frase è incisa sulla sua lapide, dove è stato sepolto un anno dopo la sua morte, era il 30 marzo 2013.
Oltre le tante avventure, Califano nella vita ha avuto anche alcune disavventure giudiziarie. Nel 1970 fu arrestato per possesso di stupefacenti. Nel 1984 venne coinvolto da un pentito della Camorra e venne arrestato, insieme a Enzo Tortora, con l’accusa di associazione a delinquere di stampo camorristico e traffico di stupefacenti. Raccontò tutto nel 2008 nell’autobiografia, Senza manette.