Dopo Milano tocca a Genova, pronto un flashmob per il 25 marzo per dare voce alle famiglie arcobaleno a seguito della grande manifestazione di domenica scorsa che ha visto in piazza oltre diecimila persone, per protestare contro la decisione del governo di interrompere le trascrizioni dei certificati di nascita dei figli nati da coppie omogenitoriali. Donatella Siringo, presidente di Agedo-Genova-Associazione di genitori, parenti, amici di persone LGBT, Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender-ha raccontato a Tag24 cosa succederà il 25 marzo a Largo Pertini.
Famiglie arcobaleno, flashmob a Genova
Il flashmob di Genova sarà in largo Pertini sabato 25 marzo dalle ore 16.30 alle 18 ed è organizzato dal coordinamento Liguria Rainbow con Agedo Genova, ZenaTrans, Rete Lenford – Avvocatura per i diritti LGBTI+, pan.soti, Book Morning − Libreria degli Indipendenti e Associazione Famiglie Arcobaleno. Al presidio in solidarietà con le famiglie arcobaleno padri, madri e figli porteranno le loro testimonianze. Come accaduto a Milano, anche a Genova è richiesto ai partecipanti di portare una penna biro da alzare al cielo, a simboleggiare le firme che i sindaci non possono più fare.
Dopo Milano tocca a Genova: cosa chiederete al Governo?
Chiediamo che cominci a essere un governo per tutte le persone e non solo per alcune. La posizione attuale del governo è ideologica e questa concentrazione sulla gestazione per altri-da loro chiamata “utero in affitto “-è uno spostamento del problema: in questo momento sono in ballo i diritti delle famiglie e dei bambini, non si parla né di concepimenti né di biologia: stiamo affrontando un tema che è su tutt’altro piano. Il governo non dovrebbe strumentalizzare alcune questioni anche se abbiamo poche speranze che questo avvenga dato che è partita una guerra alla comunità Lgbt+ sotto vari fronti.
Recentemente sulle famiglie arcobaleno alcuni esponenti del governo si sono espressi con termini abbastanza forti: come avete accolto queste dichiarazioni?
Parlare di “termini forti” è quasi un eufemismo di fronte alle dichiarazioni che sono state da poco rese pubbliche. Quando si dice che qualcuno “spaccia” dei bambini come figli propri siamo sulla mancanza di rispetto. Dire che la gpa è un reato più grave della pedofilia è una cosa senza sostanza utile solo a fare terrorismo e terra bruciata sui diritti delle persone della comunità Lgbtq: sembrano dichiarazioni di guerra. Noi continueremo a portare avanti le nostre battaglie richiamando quello che la comunità scientifica ormai da anni esprime su queste tematiche. Chi vuole continuare a sottolineare cose che non hanno alcun fondamento scientifico al di là dell’essere completamente fuori dal tempo si assuma la propria responsabilità: la ministra Rocella e i suoi colleghi sono stati smentiti più volte e continueremo a farlo.
Sotto attacco anche la maternità surrogata: qual è la vostra posizione?
La gpa è un tema delicato e nessuno-neanche nella comunità Lgbtq-ha dei dubbi. Si tratta di un tema che va affrontato e va evitato che rientri in un mercato. Si sappia che più del 85% è richiesto da coppie etero non fertile o dove la donna non può portare avanti la gravidanza e no dalle coppie omogenitoriali maschili come viene diffuso: il diritto alla gestazione per gli altri non è un obbligo, uno Stato laico dovrebbe lavorare in un altro senso e in Italia siamo molto lontani dalla gestazione per altri.
Come si svolgerà il presidio?
Sarà un flashmob in largo Pertini, speriamo di essere tanti e speriamo che ci siano molte associazioni alleate oltre a quelle Lgbt+. Noi siamo ad esempio un’associazione alleata, per come si svolgerà faremo una sorpresa: invitiamo ovviamente chiunque sia a Genova a venire in largo Pertini a stare con noi per rivendicare i diritti di tutti.
Per il mese del Pride cosa avete in mente invece?
Sabato 10 giugno ci sarà il Pride a Genova, preceduto da una settimana di eventi che inizia sabato 3 giugno (il “Village”). Abbiamo scelto il tema del “corpo”, centrale e utile per affrontare tante tematiche che riguardano la comunità Lgbt+ e i suoi diritti inoltre per le persone transgeneder è un tema chiave. Gli eventi che precederanno il pride saranno presentazioni di libri, dibattiti, proiezioni di video e docufilm e speriamo di avere momenti ludici, anche qui ci saranno molte sorprese.