Un bambino di 4 anni è stato investito da una macchina mentre stava passeggiando insieme al nonno nel quartiere romano di Torre Maura.

Il piccolo, in gravi condizioni, è stato ricoverato d’urgenza in codice rosso all’Ospedale Bambino Gesù di Roma dove si trova tuttora ricoverato.

L’incidente si è verificato nella serata di Sabato 18 Marzo, intorno all’ora di cena, nel quartiere che si trova nell’area est della Capitale, dove il bimbo si trovava in compagnia del nonno 76enne.

Dalle testimonianze e dalle prime ricostruzioni degli agenti del VI gruppo Torri di Roma Capitale di via Cambellotti, i due stavano attraversando la strada quando sono stati investiti da un 38enne a bordo della sua Smart Forfour che stava facendo retromarcia, non accorgendosi dei due durante la manovra.

“La Smart era parcheggiata in via dei Gabbiani e per evitare di fare manovra è uscita in retromarcia su via dei Colombi, non ha visto i pedoni e li ha investiti, ha dichiarato poco dopo l’incidente una passante, è una manovra pericolosa che fanno in molti, via dei Gabbiani è una strada senza uscita e per evitare di fare inversione di marcia rischiano l’incidente o di investire qualcuno, poi in quell’incrocio c’è solo lo stop ma non ci sono le strisce pedonali, dovrebbero pensare a quelle luminose”.

Accortosi dello schianto il conducente dell’auto si è subito fermato per prestare i primi soccorsi, poi sono arrivati i sanitari del 118 che hanno trasportato il nonno al Policlinico Tor Vergata in codice arancione, mentre il bimbo di soli quattro anni è stato portato prima al policlinico Casilino in codice rosso e successivamente trasferito all’ospedale Bambino Gesù specializzato nell’infanzia.

“Il bambino è arrivato Sabato sera ed è stato ricoverato subito in terapia intensiva in prognosi riservata, dicono i medici del Bambino Gesù, nei giorni seguenti la prognosi è stata sciolta, adesso è ancora grave ma non è più in pericolo di vita”.

Torre Maura bambino investito: le indagini della Polizia

Gli inquirenti in queste ore stanno continuando le indagini per constatare lo stato di salute del conducente al momento dell’incidente in attesa che arrivino i risultati degli esami tossicologici (alcol test e test antidroga) che permetterebbero di verificare da una prima analisi se la causa sia da ricondursi solo ad una disattenzione, una manovra errata o sia stata condizionata da uno stato di alterazione.

Continuano in parallelo da parte della Polizia gli esami dei rilievi fatti sul posto per chiarire le dinamiche esatte dell’incidente. Inevitabili i disagi alla circolazione, con traffico rallentato e code lungo il tratto di strada interessato nel sinistro fino al termine dell’intervento, per agevolare i soccorsi e permettere alle forze dell’ordine di svolgere i rilievi in sicurezza.

Un periodo funesto quello di Marzo per la Capitale. Sono stati infatti due i pedoni ad essere investiti e uccisi nella notte del 1° Marzo a Roma. Due cittadini stranieri di 40 e 46 anni, il primo travolto sul lungotevere all’altezza del ponte della Musica da un 34enne alla guida di un Audi A1, la seconda vittima travolta davanti alla stazione metro di Eur Magliana da un 60enne alla guida di una Renault Kadjar.

Un terzo investimento è accaduto meno di dieci gironi fa, in zona Ottavia, nella periferia nord ovest di Roma, sulle strisce pedonali una donna e il suo cane mentre attraversavano sono stati investiti e hanno perso la vita.

I dati dell’Osservatorio

Un allarme lanciato, quello delle morti sulle strade dovute ad incidenti, dall’Osservatorio Asaps-Sapidata, l’Associazione sostenitori della Polizia stradale, che nell’ultimo periodo secondo i dati raccolti e diffusi parlano di “una strage senza fine”, con un decesso ogni 17 ore.

Sempre secondo i dati forniti dall’Osservatorio i pedoni morti dall’inizio dell’anno in Italia sulle strade sarebbero 104. I dati che interessano il Lazio sono molto preoccupanti con 24 decessi, quasi un quarto del totale, di cui 13 a Roma.

Per le altre regioni seguono Lombardia (12), Emilia-Romagna e Campania (10). Cinquantuno decessi sono avvenuti a Gennaio, 36 a Febbraio e già 17 a Marzo.

Le vittime sono 74 uomini e 32 donne, e gli anziani sono sempre più indifesi: 43 pedoni avevano infatti più di 65 anni.

Sono 104 pedoni quelli morti quindi nell’impatto dell’investimento, un numero in salita conteggiando i decessi successivi che avvengono in ospedale, un dibattito che riapre il discorso sull’urgenza degli interventi strutturali e soprattutto degli attraversamenti pedonali.