Ancora accese proteste in Francia le proteste per l’approvazione del disegno di legge sulla riforma delle pensioni. Il Governo non torna indietro sul provvedimento nonostante nonostante le manifestazioni in molte città: nelle ultime 24 ore ci sono stati nuovi ‘incidenti’ e scontri con le forze dell’ordine. A Parigi, alcune centinaia di persone, a cui si sono aggiunti i deputati della France Insoumise (LFI), si sono radunate non lontano dall’Assemblea Nazionale, in Place Vauban, prima di essere allontanate dalla polizia. Successivamente, sono stati segnalati diversi cassonetti dati alle fiamme e tafferugli con la polizia nella zona della Gare Saint-Lazare (9° arrondissement), intorno a Place de l’Opéra, dove erano parcheggiati molti autobus. Un corteo si è poi mosso per le strade limitrofe, seguito a vista da poliziotti in moto, mentre altri si sono ritrovati a Châtelet, non lontano dall’Hôtel de Ville. Poco prima della mezzanotte di lunedì, secondo una fonte della polizia, solo a Parigi il numero delle persone arrestate era di 142 unità.

Francia, proteste sulle pensioni

Le stesse scene si sono ripetute in altre grandi città francesi, come Strasburgo, dove un migliaio di manifestanti si sono prima radunati in Place Kléber, nel centro della città, dove hanno acceso fumogeni e cantato slogan contro il governo. Alcuni manifestanti hanno poi danneggiato la facciata di una banca, presa a sassate, alcuni cassonetti, incendiati e rovesciati, e persino numerosi cartelloni pubblicitari, distrutti e abbattuti.

A Digione, circa 200 persone hanno manifestato, alcune indossando maschere e cappucci, al grido di “odiamo la polizia”. La manifestazione è stata interrotta intorno alle 21.00 e la polizia ha effettuato due arresti.
   

A Lione, circa 500 manifestanti si sono riuniti intorno alle 20.30 di ieri, lunedì 21 marzo 2023, in Place Guichard, e hanno attaccato la polizia, prima di disperdersi in diversi quartieri. La prefettura ha dichiarato di aver effettuato sei arresti oltre che denunciare un ferito lieve tra le forze dell’ordine. A Saint-Etienne, la prefettura ha riferito di quattro arresti e tre agenti di polizia feriti.
   

A Lille centinaia di manifestanti si sono dati appuntamento davanti alla prefettura, dove hanno fischiato e intonato cori contro i politici che hanno dato il loro placet alla riforma.  

A Nantes, la manifestazione, iniziata pacificamente intorno alle 18, è diventata tesa a metà serata quando sono state lanciate bottiglie contro la polizia, che ha risposto con l’uso di gas lacrimogeni. La stessa tensione si è avvertita a Rennes, già scossa da violente manifestazioni nelle ultime settimane. Diverse centinaia di giovani – tra i 300 e i 500 secondo la prefettura – hanno sfilato nel centro della città al grido di “non vogliamo la 49,3”. Altre situazioni simili sono state denunciate in molte cittadine più piccole in molte regioni del Paese. 

Proteste in Francia oggi, i motivi

La legge sulla riforma delle pensioni non piace ai francesi che da settimane protestano contro la misura: scioperi e cortei bloccano le varie città del Paese. Il presidente Macron da tempo tentava di ritoccare l’età pensionabile: la riforma innalza gradualmente l’età di uscita dal lavoro a 64 anni. In Francia si andava in pensione a 62 anni.