Putin Xi Jinping, una riunione fiume e, forse, un passetto verso la soluzione della crisi in Ucraina. Magari è troppo, per quello che si sta dicendo in giro, ma sperare fa bene.
Il giorno tanto atteso è finalmente arrivato. Xi Jimping è a Mosca. Il presidente cinese fa precedere il suo arrivo da articoli di giornale e soprattutto da una intervista che i giornali russi non fanno che rilanciare, dove il presidente cinese invoca la “sicurezza collettiva e avverte che nessun Paese può dettare l’ordine mondiale“.
Putin quasi si inchina al potente presidente della Repubblica Popolare Cinese e risponde che Mosca e Pechino “stanno combattendo minacce comuni”. E così sulla base di queste premesse, è andato in scena l’incontro tra il presidente cinese e quello di Mosca che tutto il mondo segue con trepidazione e interesse.
C0’è da dire che l’appuntamento tra i due è avvenuto il giorno dopo la visita dello Zar russo a Mariupol, il primo nel Donbass, una delle città più vessate in questo anno di guerra russo-ucraina. Ma è stata una una visita, quello di Putin che ha provocato la rabbia del governo di Kiev: “Cinico e senza rimorso”.
Putin-Xi Jimping. La Russia valuta il piano
Ma Zelensky, attore non protagonista, preferisce non parlare di questo incontro e va concentrarsi sul mandato di arresto internazionale per il leader russo e rincara ancora la dose: “È un punto di svolta”. Mentre Varsavia avverte: “Se l’Ucraina non riuscirà a difendere la propria indipendenza, entreremo nel conflitto”.
Intanto a Bruxelles, il piano europeo per dare 2 miliardi di euro di munizioni all’Ucraina è stato approvato dal Consiglio Affari Esteri in corso a Bruxelles. Lo riportano fonti diplomatiche. Il Consiglio ha dato l’ok politico ma per i dettagli si continuerà a discutere in altri “gruppi di lavoro”. Continua lo scambio di accuse tra Occidente e Russia sulla decisione della Cpi di spiccare un mandato di arresto contro Putin. Il vicepresidente ìdel consiglio di sicurezza di Mosca, Dmitry Medvedev prevede “conseguenze mostruose per il diritto penale internazionale”