Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e Vicepremier, ha presenziato oggi ad Alessandria in occasione della firma del Protocollo per lo sviluppo del Masterplan relativo all’Hub intermodale di Alessandria e del Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica del nuovo terminal che prevede lo sviluppo e la valorizzazione delle aree comprese nello scalo di Alessandria Smistamento. In merito all’opera ha detto che:
È una grande opera di recupero che sarà il futuro di Alessandria e non solo. Significa 340mila metri quadrati di verde e – ha aggiunto – significa migliaia di posti di lavoro e significa recuperare pezzi di città. Questa è la politica dei sì, che sto cercando di portare avanti da quattro mesi a questa parte, di sbloccare i cantieri fermi. In questo caso si parla di un’opera che nasce nel 2008.
Il protocollo ha durata di 36 mesi e si declina in due fase: la prima, fino a dicembre 2023, si concluderà con la consegna da parte di Rete Ferroviaria Italiana del Progetto di Fattibilità Tecnico Economica del nuovo Terminal, per definire costi e tempi dei futuri interventi, in coerenza con lo sviluppo dei traffici conseguenti la realizzazione del Terzo Valico dei Giovi. La seconda, da chiudersi entro dicembre 2024, vedrà la definizione del Masterplan per la realizzazione di un polo di interscambio modale efficace e capace di ottimizzare costi e qualità.
Salvini, la promessa sul Ponte sullo Stretto
Il Ministro, poi, ha risposto ad una serie di domande tutte collegate a progetti collegati al suo ramo di competenza ministeriale. Tra tutti i progetti in itinere c’è n’è uno particolarmente saliente su cui, il Ministro e quindi il governo, ha deciso di puntare molto. Parliamo, ovviamente, del Ponte sullo Stretto il cui decreto è stato approvato in seno all’ultimo Consiglio dei ministri. Le parole di Salvini:
Il Ponte sullo Stretti sarà la più grande opera pubblica green al mondo, che porterà il mondo a venirla ad ammirare, poi sulle procedure, sui contenziosi, sui ricorsi, sui ritardi derivanti dagli anni passati ci sono tecnici a lavorare. A me basta che entro due anni, come promesso, si posi la prima pietra, perché gli italiani hanno già speso centinaia di milioni di euro senza che si facesse nulla.
Poi ha aggiunto:
Se stiamo lavorando per l’alta velocità in Sicilia, per l’alta velocità tra Salerno e Reggio Calabria, e poi uno arriva a Reggio Calabria e si ferma e deve prendere un traghetto spezzando i treni evidentemente non funziona. C’è un decreto che dopo 50 anni di chiacchiere è stato approvato in Consiglio dei ministri – ha detto – il Parlamento dirà la sua, c’è un progetto straordinario che sicuramente andrebbe aggiornato, che vide al lavoro i migliori ingegneri non solo italiani ma anche stranieri, e io voglio che l’Italia sia un modello, sia un esempio.
Sull’Alta Velocità
Sull’Alta Velocità noi siamo in tempo, sono i francesi che adesso mi preoccupano un po’ sui tempi e sugli investimenti, però ci rivediamo a fine anno quando ci saranno i tecnici, perché la politica apre la strada poi i tecnici devono mettere i numeri.
Questo, infine, il commento di Matteo Salvini in tema di Alta Velocità. Altra questione al centro dell’azione di governo. L’esecutivo ha pressioni da più parti a cui si acceleri sulle grandi opere. Anche la Regione Piemonte, per mezzo delle parole Alberto Cirio, sostiene che bisogna far ripartire:
Il percorso di rilancio dello scalo merci di Alessandria che abbiamo visitato con il ministro Salvini con cui abbiamo siglato l’accordo per lo sviluppo del masterplan del futuro terminal intermodale per la parte economica già per la fine di quest’anno. Grazie ai 15 milioni aggiuntivi stanziati per le opere di compensazione del Terzo Valico diamo anche una risposta al caro dei materiali e dell’energia, mettendo i Comuni nelle condizioni di realizzare davvero le opere tanto attese dal territorio.