Sospesa per dieci giorni Laura Bonafede, l’insegnante che incontrò Matteo Messina Denaro in supermercato. L’assessore regionale all’istruzione Turano ha detto che scriverà al ministro Valditara.

Sospesa l’insegnante che incontrò Matteo Messina Denaro

Sospesa l’insegnante Laura Bonafede dalla scuola “Capuana-Pardo” di Castelvetrano per 10 giorni. Ad adottare il provvedimento cautelare nei confronti della docente è stata la preside dell’istituto Vania Stallone che ha motivato la sua scelta a causa dell’eco mediatico generata dal “presunto legame dell’insegnante con il boss mafioso Matteo Messina Denaro” e per tutelare l’immagine della scuola e garantire lo svolgimento dell’attività. La docente avrebbe incontrato Messina Denaro nel periodo di latitanza in un supermercato, come dimostrano alcune immagini riprese dalla telecamere del negozio. Emerge inoltre dall’indagine che ha portato qualche giorno fa all’arresto di Emanuele Bonafede e della moglie Lorena Lanceri che esisteva un rapporto epistolare tra il boss e l’insegnante, figlia del boss Leonardo Bonafede e moglie dell’ergastolano Salvatore Gentile.

La lettera a La7

Bonafede ha anche inviato una lettera alla trasmissione di La7 in cui si è rivolta alla scuola in cui insegna dicendosi dispiaciuta della gogna mediatica: “Ho sempre dedicato la mia vita all’insegnamento e all’educazione dei ragazzi, lo stesso ho fatto con quella dei miei figli. Non sono mai stata coinvolta in nessuna vicenda giudiziaria”. Oggi ha commentato la vicenda anche l’assessore regionale all’Istruzione e formazione professionale, Mimmo Turano che dopo i procedimenti emessi dall’Autorità giudiziaria nei confronti della docente in servizio alla scuola dell’infanzia dell’Istituto comprensivo Capuana-Pardo di Castelvetrano ha detto: “La vicenda del coinvolgimento della maestra della scuola di Castelvetrano nella latitanza di Messina Denaro costituisce una priorità all’attenzione della Regione Siciliana e dell’assessorato all’Istruzione“. Per Turano si tratta di un primo passo che “sarà certamente seguito da un provvedimento disciplinare emesso dall’Ufficio scolastico regionale che è preposto a questo compito”.

Turano: “Scriverò a Valditara”

L’assessore ha anche detto che scriverà al ministro dell’Istruzione e del merito Valditara, “perché possa prendere ulteriori provvedimenti necessari affinché questa persona non abbia più alcun contatto con il mondo della scuola, tenuto conto del clamore negativo e del turbamento che il provvedimento giudiziario a suo carico ha suscitato nella collettività e in particolare nell’ambiente scolastico, e delle conseguenti ripercussioni sull’intera istituzione scolastica regionale di cui possono essere compromesse la credibilità e l’immagine“. Infine Turano ha concluso dicendo che “Abbiamo il dovere di difendere il lavoro di tanti docenti degli istituti siciliani che quotidianamente trasmettono valori di legalità ed etica agli alunni e che sono alla base della scuola“.