Guerra in Ucraina, giorno 390: l’attenzione è interamente catalizzata sulla visita a Mosca del presidente cinese Xi Jinping. Nel frattempo, le agenzie di stampa sovietiche cominciano a battere le prime dichiarazioni di Vladimir Putin, segnale che il bilaterale ha effettivamente preso il via.
Le indiscrezioni puntano sulla visione del Cremlino rispetto al piano di pace proposto da Pechino (e giudicato “di estremo interesse” dallo stesso leader), e sul partenariato economico che si dovrebbe rinforzare in virtù dell’uscita di scena dell’Ue dalle principali relazioni commerciali.
Prima di incontrare Xi, Putin ha parlato alla conferenza parlamentare Russia-Africa dove ha affrontato la questione degli accordi sul grano, a pochi giorni dal rinnovo del Trattato di Istanbul. In breve, il capo del Cremlino ha chiarito che “l’accordo sarà attuato in maniera equa e completa solo se la posizione della Russia sarà presa in seria considerazione”. Non a caso, Putin e il suo entourage lamentavano il fatto che il grano fosse “derubato” dai Paesi ricchi contravvenendo ai patti.
Guerra in Ucraina, dopo Bakhmut spunta il caso Avdiivka
Guerra in Ucraina, vediamo gli altri aggiornamenti di oggi.
Nelle ultime tre settimane la Russia sta guadagnano metri nella regione di Donetsk, già quasi interamente controllata così come quella adiacente di Lugansk. Oltre a Bakhmut, le Forze Armate ucraine registrano passi avanti verso Avdiivka, pochi chilometri a nord di Donetsk, grazie anche ad alcuni gruppi mercenari reclutati a livello locale. Qui, in questo piccolo villaggio, ci sono alcuni insediamenti strategici che fanno certamente gola a Mosca.
Tuttavia, la seconda di copertina nella rassegna stampa odierna è dedicata interamente all’ex presidente russo Medvedev e alla sua ultima uscita. In pratica, l’attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo ha minacciato un attacco missilistico contro la Corte penale internazionale di L’Aia in risposta al mandato di arresto emesso nei confronti di Vladimir Putin.
Nel suo messaggio quasi da film di fantascienza e azione, Medvedev parla di “navi russe in presidio nel Mare del Nord (su cui affaccia l’intera costa olandese) che potrebbero colpire il Tribunale con un missile ipersonico Onyx”. La missiva si conclude con “l’invito a guardare in alto verso il cielo” rivolto ai giudici della CPI.