L‘Italia si è ritrovata a Coverciano agli ordini di Roberto Mancini (QUI la lista dei convocati) per preparare i primi due impegni della fase di qualificazione ad Euro2024, tra cui la sfida contro l’Inghilterra di Gareth Southgate. Come da tradizione, il Commissario tecnico italiano ha parlato in conferenza stampa dal Centro tecnico federale di Coverciano nel giorno di inizio del ritiro. L’Italia è attesa dalle sfide contro Inghilterra (in programma giovedì 23 marzo alle ore 20:45) e Malta (in programma domenica 26 alle ore 20:45).
Italia-Inghilterra, le parole di Roberto Mancini
Il Commissario tecnico dell’Italia ha parlato della sfida contro l’Inghilterra: “Ormai è diventato un classico Italia-Inghilterra, un po’ come Italia-Germania – ha esordito Roberto Mancini – Loro credo siano da diverso tempo una grande nazionale, piena di giocatori di talento, di forza e di tecnica. Sarà una partita dura come lo sono state tutte le altre. Loro hanno più scelta di noi per tanti motivi, ma a Napoli vogliamo disputare una bella partita, giocare bene e iniziare bene queste qualificazioni. Però loro sono forti”. La Nazionale italiana si ritrova senza Gianluca Vialli, scomparso all’inizio del 2023: “Ne ho già parlato coi ragazzi, per noi sarà importante ricordarlo. Come se fosse qui con noi. Lui aveva i suoi spazi e non è semplice per noi, dobbiamo provare a fare bene anche per lui”.
Tra i convocati c’è Mateo Retegui: “Lo seguivamo da tempo, ha qualità ed è un ragazzo giovane. Non pensavamo dicesse di sì, abbiamo un po’ tergiversato e invece ha detto subito sì. La speranza è che possa essere importante, è un ragazzo sveglio e giovane”. Diversi problemi, con le defezioni di Federico Chiesa (Clicca QUI per le ultime) e Federico Dimarco: “Chiesa era a Torino a farsi un esame oggi ma non credo. Dimarco ora è a fare gli esami, da capire in che condizione è, altrimenti chiameremo qualcun altro”. Un altro problema è legato ai pochi gol segnati dagli attaccanti: “Non ho idea del motivo per il quale vengano fuori pochi attaccanti, siamo davvero molto limitati nel reparto offensivo – ha continuato Mancini – Ci sono gare a livello primavera che non hanno italiani. Abbiamo tre squadre ai quarti di Champions League, ma su tre squadre gli italiani al massimo sono 7-8. La realtà è questa“. E poi ha aggiunto: “In Italia non gioca più nessuno per strada. Noi giocavamo 3-4 ore per strada e poi andavamo ad allenarci, oggi questo non accade più. Non è un caso se giocatori nascono ancora in quei Paesi, come Uruguay, Argentina o Brasile, dove si gioca ancora molto per strada. Perché Gnonto in Italia non l’ha preso nessuno? Nessuno l’ha preso, però gioca titolare in Premier League. In Olanda c’è Oristanio che gioca bene in Eredivisie. Zaniolo è un po’ l’emblema, non giocava e poi si è ritrovato titolare in Champions League. Noi dobbiamo cercare di andare a scovarli da qualche parte in tutti i modi“.
“Locatelli deve continuare così. Zaccagni? Nessuna motivazione particolare”
Roberto Mancini ha poi commentato le scelte nelle convocazione. Manuel Locatelli non è stato chiamato: “È sempre stato con noi, a centrocampo siamo tanti e può capitare che non venga convocato. Quella di ieri è stata una delle sue migliori partite. Deve continuare così“. Oltre al centrocampista della Juventus, anche Mattia Zaccagni e Nicolò Casale non ci saranno: “Casale è un giocatore che seguiamo come seguiamo i pochi italiani che ci sono. Zaccagni sta facendo un ottimo campionato e non c’è nessuna motivazione particolare. La Nazionale è aperta a tutti e se continua così ci sarà altre volte”.
Infine un commento su Moise Kean e Nicola Zaniolo: “Zaniolo non è stato chiamato perché ha ripreso da poco e non è ancora al massimo della condizione. Non ha ancora giocato partite intere. Se fa bene al Galatasaray verrà chiamato e anche Kean speriamo possa migliorare e migliorare. È anche vero che il tempo passa, quindi la speranze è che possano capire che hanno grandi qualità e che alla Nazionale servono”, ha concluso il Commissario tecnico italiano.