Codacons chiusura Grande Fratello Vip. Solo due settimane fa Piersilvio Berlusconi aveva imposto che il reality cambiasse radicalmente. Al bando volgarità e parolacce, questa la linea imposta da Mediaset. Alfonso Signorini ha cercato di correre ai ripari squalificando Edoardo Donnamaria e poi Daniele Dal Moro che avevano avuto atteggiamenti aggressivi. Provvedimenti che però sono arrivati in ritardo e che forse avrebbero dovuto essere applicati dall’inizio del reality. Nelle scorse ore anche il Codacons è intervenuto sulla questione auspicandosi la chiusura del reality. Il presidente Carlo Rienzi ha fatto sapere che quest’anno l’edizione del talent è stata fortemente criticata dai telespettatori.
Codacons chiusura Grande Fratello Vip, la denuncia
Il presidente del Codacons Carlo Rienzi ha espresso la sua posizione in merito a questa edizione del Grande Fratello Vip. Il pubblico si sarebbe ormai stancato delle volgarità e delle discussioni manifestando un sentimento di disaffezione nei confronti del reality: “Il nulla assoluto su cui questi show si basano è ormai venuto a noia anche ai fan più incalliti, che di parolacce, bullismo, volgarità e discussioni vuote non ne possono proprio più. E finalmente, dopo tanto tempo, lo dicono”, ha dichiarato. In particolare il Codacons è intervenuto contro i provvedimenti presi nei confronti dei concorrenti: “Toppe peggiori del buco per fermare l’emorragia di ascolti”. Per il Codacons l’unica soluzione sarebbe la chiusura del Grande Fratello Vip ma anche dei reality in generale: “Credo si sia aspettato fin troppo per fare qualcosa. Se ne facciano una ragione, nei piani alti delle varie emittenti televisive: è tempo ormai di ritirare dai palinsesti questi programmi, ormai obsoleti e impresentabili quanto ai modelli di vita proposti ai nostri giovani. Non c’è altro da dire, lo chiedono gli spettatori stessi: è tempo di chiudere il Grande Fratello Vip e i reality in genere. I dirigenti non penseranno mica di mandare ancora avanti le loro TV con simili cavolate?”.
"Se ne facciano una ragione, nei piani alti delle varie emittenti televisive: è tempo ormai ritirare dai palinsesti programmi come il #GFVIP, ormai obsoleti e impresentabili quanto ai modelli di vita proposti ai nostri giovani".https://t.co/kYGPdFnv2b
— Codacons (@Codacons) March 16, 2023
Barbara D’Urso meglio di Alfonso Signorini?
Carlo Rienzi ha poi chiamato in causa Barbara D’Urso che aveva condotto le precedenti edizioni del Grande Fratello Vip. Il Presidente del Codacons ha sottolineato come le edizioni della conduttrice fossero meno pregne di volgarità e discussioni: “Barbara d’Urso veniva presa di mira quando conduceva il Grande Fratello, ma le sue edizioni erano meno grevi”. Il Codacons ha anche auspicato l’intervento dell’AGCOM che invece preferisce virare la rotta verso la Rai. Ricordiamo la maxi multa a Sanremo per pubblicità occulta di Chiara Ferragni e Amadeus. Dopo il Grande Fratello Vip sarà la volta dell’Isola dei Famosi. Il Presidente del Codacons si dice preoccupato per la piega che hanno preso i reality: “Vediamo giovani trascorrere giorni sul divano, tra silenzi e argomenti inesistenti. Propongono uno stile di vita sbagliato che vedono anche i bambini. L’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) dovrebbe intervenire, ma non lo fa. Questo ente, pagato dallo Stato, dovrebbe garantire un minimo di decenza in Tv. I reality sono una vergogna nazionale. A breve ci sarà L’Isola dei Famosi: dalla padella alla brace. Chi concepisce questi programmi crede che gli italiani siano capre.”. Tra i reality salva però La Talpa anche e se a suo avviso ci dovrebbero essere delle variazioni: “Potrebbe essere un’alternativa, ma andrebbero rivisti i giochi, che sono squallidi”. Un pensiero che ricalca quello di Piersilvio Berlusconi che ha messo in evidenza la troppa volgarità nel reality decidendo di rimuoverlo anche dallo streaming. Lo stesso Signorini, dopo le polemiche, aveva imposto un cambio di rotta ai concorrenti: “Se entrate nella case degli italiani non in punta di piedi ma a gamba tesa, non siete ospiti graditi. Dobbiamo tornare ad essere una televisione garbata e civile. Qualsiasi infrazione non sarà più tollerata”.