Giuseppe Fiorello Che Tempo Che Fa e nuovo film. E’ questa la combo che sta facendo parlare in rete sul tema del bullismo. Tutto nasce dall’uscita di “Stranizza d’ amuri”, che è il primo lungometraggio diretto dall’amatissimo interprete di tanti fiction e film che ora si ritrova dall’altra parte della macchina da presa per raccontare una storia ispirata a un fatto di cronaca avvenuto nel 1980 nella sua Sicilia. Ospite di Fabio Fazio nel suo programma “Che Tempo Che Fa“, il fratello minore del mattatore Fiorello ha svelato al pubblico qual è stata la sua ispirazione, legata a fatti tragici realmente accaduti.

Giuseppe Fiorello Che Tempo Che Fa, le dichiarazioni

Così racconta il suo esordio alla regia il Beppe nazionale:

“Il film parte da una storia vera ed è dedicato a due ragazzi di Giarre. Due ragazzi scomparsi, di cui si sapeva che avevano una storia d’amore, e che  vennero ritrovati morti con le mani intrecciate e un bigliettino accanto che diceva: ‘Non ce la facciamo più, ce ne andiamo. Si parlò di suicidio e di omicidio suicidio. Quando ho trovato quella storia mi sono messo da parte il ritaglio e ho aspettato di essere ‘più adulto’ per raccontarla. Volevo trovare il modo di raccontare una storia così intima, avvenuta nella provincia siciliana, ma di dargli un sapore universale.”

Un tema forte che va a fondo anche sul contrasto tra la naturalezza dei ragazzi che si innamorano e la grettezza dell’ambienta che li circonda, comprese le loro stesse famiglie. Sempre Fiorello puntualizza questo passaggio:

“E’ anche una storia che racconta le famiglie, i padri, le madri. Esiste un bullismo che si consuma dentro le mura domestiche quando i ragazzi dichiarano la propria omosessualità e scatta un bullismo che rimane nascosto, contro cui nessuno può intervenire.”


Le dichiarazioni

Un passaggio chiave dell’intervento di Fiorello a Che Tempo Che Fa avviene quando Fazio gli chiede se, secondo lui, dagli anni ottanta, decennio in cui è contestualizzata la storia del film, le cose siano cambiate, non solo in Sicilia, ma anche in tutta Italia. Così risponde il neo regista:

“Io sono molto orgoglioso dei giovani siciliani. C’è una nuova generazione che parla, denuncia, anche grazie alla tecnologia. Oggi bisogna combattere con questi giovani e io sono orgoglioso di essere siciliano. Il movimento per i diritti civili degli omosessuali è nato in Sicilia, non se ne parla mai. E’ successo un mese dopo il ritrovamento dei corpi dei ragazzi di Giarre: in quel momento, a Palermo è nata l’Arcigay e mi piacerebbe che questo film contribuisse a veicolare un’immagine diversa della mia terra, di cui si parla solo in relazione a mafia, machismo e malaffare.”

Ma sui progressi contro i pregiudizi è meno ottimista:

“Io speravo di fare un film storico, una sorta di ‘come eravamo’, ma la realtà è che sono tanti ancora i ragazzi che subiscono discriminazioni, e non va bene.”


Giuseppe Fiorello, chi è

Secondo la prestigiosa fonte di Mymovies, ecco la biografia ufficiale di Giuseppe Fiorello:

“Fratello minore dello showman Rosario Fiorello e della scrittrice e autrice televisiva Catena Fiorello, si fa le ossa come tecnico in un importante villaggio turistico, seguendo le orme del fratello maggiore.

Nel 1994 viene assunto a Radio Deejay, in cui lavora con il nome d’arte di Fiorellino assieme a Marco Baldini, Luca Laurenti e Amadeus. Una volta che suo fratello Rosario lascia la conduzione del programma “Karaoke”, subentra lui come presentatore, supportato da Antonella Elia. Sfortunatamente, il successo non replica i fasti del suo predecessore e lo show viene interrotto. Decide, così, di cambiare genere di lavoro. Mette da una parte la conduzione e si dedica alla recitazione. Il primo ruolo è televisivo e gli viene offerto da Stefano Reali, che lo inserisce nel cast della fiction Ultimo (1998) assieme a Raoul Bova, Ricky Memphis, Giorgio Tirabassi, Simone Corrente, Paolo Seganti, Francesco Benigno, Nicole Grimaudo e Maurizio Mattioli.

Il debutto cinematografico avviene lo stesso anno, grazie a Marco Risi che lo dirige ne L’ultimo Capodanno, atipica pellicola nella quale recitano anche Monica Bellucci, Marco Giallini, Claudio Santamaria, Alessandro Haber, Iva Zanicchi, Maria Monti, Tirabassi e Memphis, e Francesca D’Aloja. Insomma, Beppe Fiorello si conferma abbastanza convincente e viene ufficialmente adottato dal piccolo schermo che comincia a farne un suo protagonista tipo, anche se prima si deve accontentare di ruoli minori come quello nella fiction con Stefania Sandrelli Il morso del serpente (1999).

Nel 1999, una grande fortuna! Viene diretto dal defunto Anthony Minghella ne Il talento di Mr. Ripley e può così destreggiarsi e confrontarsi con attori stranieri come Matt Damon, Gwyneth Paltrow, Jude Law, Cate Blanchett, Philip Seymour Hoffman, ma anche italiani come Sergio Rubini, suo fratello Fiorello, Stefania Rocca, Ivano Marescotti e Anna Longhi.

Sposato con Eleonora Fratelli nel 2000, è padre di due figli: Anita e Nicola. Comincia a diventare protagonista di opere principalmente del piccolo schermo, dimensione nella quale riscuote un ottimo successo grazie alla fiction Brancaccio (2001), dove interpreta il ruolo di un delinquente, Nuccio. Si passa poi alla miniserie La guerra è finita (2002), con Alessandro Gassman, Barbora Bobulova, Valeria D’Obici, Antonio Casagrande e Adalberto Maria Merli, al ruolo di Salvo D’Acquisto nella miniserie omonima del 2003, in cui recitano anche Luigi Maria Burruano e Giovanni Esposito, Il cuore nel pozzo (2005), L’uomo sbagliato (2005) con Antonia Liskova e Lucia Sardo, Il grande Torino (2005), Il bambino sull’acqua (2005), Joe Petrosino (2006), Troppi equivoci (2006) per la serie Crimini, Giuseppe Moscati (2007), La vita rubata (2008) e il bellissimo Il bambino della domenica (2008), miniserie firmata da Maurizio Zaccaro. Il ritorno al cinema è segnato dal film Baaria (2008), diretto da Giuseppe Tornatore. Tre anni dopo è di nuovo sul grande schermo con I baci mai dati di Roberta Torre e con Terraferma, di Emanuele Crialese. Nel 2012 viene diretto dal regista Ferzan Ozpetek nella commedia drammatica Magnifica presenza, nella quale interpreta una delle figure ingombranti e surreali che sconvolgono la vita del giovane Pietro (Elio Germano), e nel 2013 è nel cast della commedia di Riccardo Milani Benvenuto Presidente!, oltre che nella fortunatissima fiction Volare, sulla vita di Domenico Modugno. Nel 2015 interpreta invece Borsellino nel film di Fiorella Infascelli Era d’estate. Dopo la commedia Chi m’ha visto (2017), di cui è anche co-sceneggiatore, recita nella miniserie Gli orologi del diavolo (2020) e in Ragazzaccio (2022) di Paolo Ruffini.

Nel 2023 scrive e dirige il film Stranizza d’amuri.

Ecco il trailer di “Stranizza d’ amuri” con l’esordio alla regia di Giuseppe Fiorello: