Instagram musica non disponibile: cos’è successo? Da giovedì 16 marzo le stories, i reel e i post su Instagram non hanno più la musica: un blocco che riguarda anche Facebook. Molti utenti hanno infatti trovato l’avviso ‘Questa canzone al momento non è disponibile’. Il motivo riguarda una controversia tra Meta, l’azienda statunitense che gestisce i social, e la SIAE, la Società Italiana Editori Autori.
Instagram musica non disponibile: ecco perché
Perché Instagram non ha più le canzoni? Meta, per poter utilizzare la musica sui propri social network, stringe degli accordi con chi detiene i diritti sul copyright nei vari Paesi del mondo. L’accordo con la SIAE, che tutela il diritto d’autore e la proprietà intellettuale in Italia, non è però stato raggiunto. Di conseguenza gli utenti non possono più utilizzare i brani che fanno parte del suo catalogo, sia di artisti italiani che stranieri. La società ha spiegato la situazione in un comunicato stampa:
A SIAE viene richiesto di accettare una proposta unilaterale di Meta prescindendo da qualsiasi valutazione trasparente e condivisa dell’effettivo valore del repertorio. Tale posizione, unitamente al rifiuto da parte di Meta di condividere le informazioni rilevanti ai fini di un accordo equo, è evidentemente in contrasto con i principi sanciti dalla Direttiva Copyright per la quale gli autori e gli editori di tutta Europa si sono fortemente battuti.
La notizia del mancato accordo era infatti arrivata da Meta:
Purtroppo non siamo riusciti a rinnovare il nostro accordo di licenza con Siae. Da oggi (il 16 marzo, ndr) avvieremo la procedura per rimuovere i brani del loro repertorio nella nostra libreria musicale. Continueremo a impegnarci per raggiungere un’intesa che soddisfi tutte le parti, crediamo sia un valore per l’intera industria musicale permettere alle persone di condividere e connettersi sulle nostre piattaforme utilizzando la musica che amano.
Perché su Instagram non c’è più la musica
Il diritto d’autore consente agli artisti di essere pagati ogni volta che una canzone viene utilizzata: ad esempio, quando viene trasmessa in radio oppure aggiunta a un video. In questo scenario, SIAE fa da intermediario tra gli autori dei brani e chi intende usufruirne: la società ha avuto il monopolio nel settore fino al 2018. Quindi raccoglie i proventi e poi li distribuisce tra chi detiene i diritti. La somma da pagare è calcolata in riferimento al potenziale bacino di utenza: più è ampio, più sarà elevata. L’accordo non rinnovato con Meta per l’utilizzo della musica si basa proprio sul fatto che il colosso americano non fornisce dati precisi sul pubblico. Mentre la SIAE vorrebbe far valere le direttive europee, recepite in Italia nel 2021, che richiedono trasparenza in merito allo sfruttamento delle opere, compresi i guadagni ottenuti. Fino allo scorso anno infatti Meta pagava una quota forfettaria annuale per i diritti (come sostiene di fare tuttora in altri Paesi), che poi la SIAE distribuiva calcolando le quote in base ai dati di altri servizi di streaming.
Meta e Soundreef
Instagram non ha quindi alcune canzoni disponibili, ma in realtà pare che Meta abbia rimosso anche alcuni brani non appartenenti al catalogo SIAE, bensì anche a quello esclusivo di Soundreef, il gruppo che rappresenta oltre 43mila autori, editori e compositori, di cui 26mila italiani. Tramite un comunicato, pubblicato venerdì 17 marzo, la società aveva fatto sapere:
Sappiamo che il take down dei brani da parte di Meta, già iniziato nel pomeriggio di ieri (il 16 marzo, ndr), sta riguardando non solo il repertorio SIAE e il repertorio Soundreef con essa condiviso, ma anche il repertorio integralmente amministrato da Soundreef e i repertori esteri. È evidente che l’esito della trattativa tra Meta e SIAE sta quindi danneggiando tutte le società di collecting operanti, in Italia e non.
Relativamente alla vicenda Meta/SIAE, desideriamo confermare che stiamo lavorando per ripristinare il catalogo per cui Soundreef amministra integralmente i diritti Online, e quindi formalmente non condiviso con SIAE.