Piombino rigassificatore. La nave rigassificatrice Golar Tundra è arrivata al porto di Piombino dopo 26 giorni di navigazione. E’ stata acquistata da Snam per 350 milioni di dollari ed è approdata intorno alle 23 trainata dai rimorchiatori: sarà ormeggiata nella banchina est. Prima di essere totalmente in funzione però dovrà passare del tempo, probabilmente la piena operatività si raggiungerà a maggio, quando saranno terminate le operazioni di allaccio alla rete nazionale. La nave permetterà di rigassificare fino a 5 miliardi di metri cubi di gas liquefatto.

Piombino blinda il porto, si temono sabotaggi

La Golar Tundra è arrivata al porto scortata dalla Marina Militare nel tratto del Mediterraneo dopo essere partita da Singapore ed essere passata dal canale di Suez, prima di risalire il Tirreno verso la Toscana. Resterà al porto di Piombino almeno per tre anni e lo scalo sarà controllato e blindato per evitare manomissioni. C’è infatti il timore di disordini dovuti al fronte del no. Anche questa mattina si era verificato un flash mob per dire no alla nave da parte dei cittadini di Piombino. “Piombino dice no”, queste le scritte sui cartelli. Una parte dei cittadini della regione Toscana e di Piombino non vuole infatti la nave preoccupata dal rischio inquinamento, ma la rigassificazione fa parte del piano del Governo per far fronte ai rincari energetici e alla dipendenza italiana dalla Russia o da altri paesi esportatori di gas. Sulla vicenda è anche attesa una sentenza del Tar, con udienza fissata per il 5 luglio 2023.

Giani: “L’Italia deve dirci grazie”

Esprime invece soddisfazione il Governatore della regione Eugenio Giani. “L’Italia deve dire grazie a Piombino e alla Toscana, la nave contribuirà infatti al 13% del fabbisogno energetico nazionale. Dobbiamo renderci autosufficienti dalla Russia per il gas e questa opera contribuirà in modo determinante” queste le parole di Giani alla stampa che era stata invitata al porto per seguire le operazioni di attracco.