Una valanga a Courmayeur a si è staccata oggi, in Valle d’Aosta, più precisamente nel canalone del Vees. A dare l’allarme, intorno alle 13, sono stati alcuni sciatori che hanno assistito al distacco, non riuscendo però a definire con esattezza il luogo in cui si stava verificando il fatto. Immediati sono partiti i primi soccorsi e da subito si sono temute vittime e feriti: al momento il bilancio dice una vittima e un disperso

La ricostruzione della giornata

E’ stata una stagione invernale anomala, caratterizzata da temperature alte in tutta Italia e non solo. Il cambiamento climatico ha modificato le abitudini degli amanti della montagna che in questo caldo inverno si sono dovuti accontentare di poche sciate e spesso su neve artificiale. Qualche sprazzo di freddo, con annesse gelate, consente ancora di godere di alcune giornata sugli sci, ma il rischio valanghe, complice l’inspiegabile caldo anche ad alta quota, è costante. Il Comune di Courmayeur ha chiesto infatti ai turisti di evitare di sciare fuori pista e di porre particolare attenzione al rispetto delle regole di sicurezza in montagna, al fine di evitare pericoli.

Erano circa le 13 di domenica 19 marzo quando alcuni sciatori nel canalone del Vees, in val Veny, hanno assistito al distacco e chiamato nell’immediato i soccorsi. L’operatore Sav in Centrale operativa è riuscito a definire la zona e a circoscrivere il luogo anche grazie alle informazioni relative alla partenza degli sciatori dalla storica funivia di Youla, che si trova nel comprensorio sciistico a circa 2.600 metri d’altezza.  Le operazioni di ricerca sono partite immediatamente, ma i soccorritori hanno dovuto fare a meno dell’impiego dell’elicottero a causa delle complicate condizioni metereologiche e dell’assoluta assenza di visibilità in quota. Data la zona impervia e le condizioni meteo avverse i primi aiuti sono arrivati via terra e i soccorritori hanno dovuto raggiungere il luogo a piedi. Impiegati da subito i tecnici del soccorso alpino valdostano, la guardia di finanza e i medici, alla ricerca di possibili dispersi. L’avvicinamento alla zona segnalata è stato compiuto attraverso gli impianti sciistici, ma oltre alle avverse condizioni meteo, a rendere ancora più difficile l’intervento, come hanno fatto sapere dalla centrale del soccorso, anche l’assoluta instabilità del manto nevoso. Non è ancora certo se ci siano o meno persone coinvolte, feriti o addirittura deceduti, ma – secondo quanto si apprende – la possibilità purtroppo non è esclusa.

Di certo c’è che la squadra dei soccorritori via terra ha raggiunto due scialpinisti in buone condizioni. Sono stati loro stessi a riferire che altri due sciatori sarebbero stati travolti dalla valanga. Proprio pochi istanti fa è arrivata la notizia del ritrovamento di uno dei due purtroppo senza vita. Uno ssciatore é quindi morto e l’altro risulta disperso. Le operazioni di riconoscimento della vittima sono state affidate al Soccorso alpino della Guardia di finanza.Si tratta di alpinisti stranieri, provenienti dal nord Europa. Le operazioni di ricerca proseguono e visto il miglioramento del clima e la temporanea schiarita il Soccorso alpino valdostano tenterà un avvicendamento in elicottero.

I precedenti drammatici degli ultimi giorni

Dieci giorni fa, sulle vette della Val d’Aosta, era deceduto un uomo che stava scalando una cascata di ghiaccio. Appena cinque giorni fa invece era stato travolto e ucciso da una valanga uno sciatore monegasco di 27 anni in Valtournenche, sempre sulle montagne valdostane. Infine anche due giorni prima, il 17 marzo, un’altra valanga si era staccata, stavolta in Val Sclanera, zona Plaghera, nel comune di Valfurva, in provincia di Sondrio. In questo caso a rimanere coinvolto era stato un uomo di 63 anni che indossava per fortuna un giubbotto di salvataggio dotato di airbag che gli ha impedito di rimanere schiacciato sotto alla neve. La paura è stata comunque tanta e lo sciatore, che ha riportato dei traumi, è stato trascinato verso valle per circa 300 metri ed è riuscito a chiedere aiuto.