Antonio Ceraso, sindaco di Cutro, intervenuto in esclusiva ai microfoni dell’Adnkronos, ha parlato del terribile naufragio avvenuto 21 giorni fa, a Steccato di Cutro. Su quella spiaggia, in quel mare, sono morti ben 88 persone. Il primo cittadino della cittadina calabrese, ha parlato così:

Non ho notizie di ritrovamenti di altre vittime nella giornata di oggi. Sfortunatamente, perché spero che vengano trovati tutti per una degna sepoltura. Ieri col nuovo prefetto siamo andati, con le reliquie di San Francesco, al PalaMilone, dove ci sono ancora 12 salme, fra cui quelle di 5 bambini parecchie vittime le stanno identificando ancora adesso. Io ho dato la disponibilità del cimitero di Cutro per creare anche il cimitero islamico.

La lotta alla ‘ndrangheta

Il sindaco Ceraso, ha continuato a parlare dei naufraghi che sono sopravvissuti al tragico incidente davanti le coste della Calabria e sfida la ‘ndrangheta. Dal suo punto di vista si potrà infatti accedere anche a dei luoghi confiscati alla criminalità per far spazio ai sopravvissuti di questa terribile vicenda:

I sopravvissuti, poco meno di trenta, sono ancora in albergo a Crotone e rimarranno lì fino a quando non potranno andare via con le salme o fino a che, se ce li hanno, non saranno ritrovati i parenti morti non ancora individuati. In ogni caso, se dovesse esserci la necessità di spostarli, a San Leonardo di Cutro c’è anche la disponibilità di un bene confiscato alla ’ndrangheta. Potrei farli ospitare lì.

L’attacco del sindaco Ceraso alla politica

In secondo luogo, l’attuale primo cittadino si è scagliato contro chi sta facendo una sterile polemica sull’accaduto, lanciando chiari riferimenti al mondo della politica che distoglie l’attenzione dal vero problema. Come citato da Ceraso, il “pettegolezzo” non deve far parte di una vicenda che ha visto comunque la morte di tante persone e che dovrebbe accendere i riflettori sul tema dell’immigrazione a largo spettro:

Quello che mi da più fastidio è la polemica politica. Per me che sono stato sul posto, e che non riesco a togliermi quelle immagini dalla testa, pensare che si disquisisca sulle parole mi dà fastidio. Mi indigna, perché ci sono ancora i morti. Del pettegolezzo non mi importa nulla. Tutti i partiti dell’arco costituzionale sono stati alle prese con il problema dell’immigrazione, quindi dovremmo prendercela con tutti, con l’intero parlamento. Puntiamo il faro sull’Unione Europea.

Infine, un dettaglio più triste che sottolinea l’importanza del mare per la cittadina in provincia di Crotone:

Uno dei volani di sviluppo di Cutro è il mare ma come si fa ora, da un punto di vista umano e psicologico, a pensare di andarsi a tuffare in quelle acque quando ancora ci sono 13 o 14 corpi che potranno emergere da un momento all’altro?

Insomma, è l’ennesimo dettaglio di una vicenda che non smette di raccontare il dolore non solo dei diretti interessati ma anche di coloro che ne hanno subito le conseguenze – anche da un punto di vista psicologico – come i cittadini di Cutro e del sindaco stesso. La speranza è che presto nella cittadina nel crotonese possa tornare la serenità e che tutti i sopravvissuti possano tornare alla normalità.