Con lo slalom gigante femminile e lo slalom speciale maschile a Soldeu (Andorra) si conclude la stagione dello sci alpino. Cinque mesi intensi in giro per il mondo, in mezzo un campionato Mondiale, con due conferme in cima alle rispettive graduatorie.

Mikaela Shiffrin vince anche l’ultima prova chiudendo una stagione strepitosa ricca di successi (e anche di qualche rimpianto). Il suo nome era già scritto nell’Olimpo del Circo Bianco, ma l’annata 2022/2023 è quella dei record infranti: numero di punti in classifica (2.206), numero complessivo di podi (137 in totale) e numero di vittorie (88, nessuno come lei tra uomini e donne). Oltre alla classifica generale (la quinta in bacheca), la 28enne del Colorado conquista anche le coppe di specialità nelle discipline tecniche, slalom speciale e slalom gigante.

Per dovere di cronaca, secondo posto per la norvegese Stjernesund davanti alla canadese Grenier. Le altre due coppe di specialità sono andate alla svizzera Gut (super gigante) e alla nostra Goggia (discesa libera). Per l’Italia al femminile è stata la stagione migliore di sempre, con 26 podi conquistati complessivamente grazie anche alle fenomenali Bassino, Brignone e Curtoni.

Sci Alpino Soldeu, Shiffrin e Zenhaeusern ultimi vincitori

E se Shiffrin può godersi il ritorno al vertice dopo un periodo buio (tra cambi allenatore e la scomparsa del padre), in campo maschile c’è un nome potenzialmente capace di insidiare i suoi numeri da favola. Il suo nome è Marco Odermatt, quasi tre anni più giovane dell’americana, che ha conquistato il trono dello sci alpino già prima delle finali di Soldeu.

Lo svizzero ha conquistato così la seconda Coppa di cristallo, con 25 podi all’attivo e un dominio impressionante tra slalom gigante e super gigante. Rispetto alla Shiffrin deve però fare i conti con un avversario decisamente ostico come il norvegese Kilde (tra l’altro fidanzato della stessa Shiffrin), il quale si è dovuto “accontentare” della coppa di specialità di discesa libera.

Spostandoci sulla cronaca odierna, l’ultimo slalom speciale doveva assegnare la coppa di specialità in un duello tutto norvegese: a vincere è stata la gioventù, con il 22enne Braathen che alza così il suo primo trofeo con il secondo posto conquistato dietro allo svizzero Zenaheusern. Terzo il rivale navigato Kristoffersen, a cui sfugge il quarto sigillo nell’intermezzo tra il dominio di Hirscher e una la nuova generazione di campioni.