San Giuseppe: nel giorno dedicato al padre ‘terreno’ di Gesù, si festeggiano anche tutti i papà del mondo. Sposo di Maria, secondo i Vangeli era fabbro, carpentiere e falegname. Nelle sacre scritture è chiamato con l’appellativo ‘il Giusto’ e fu dichiarato patrono della chiesa cattolica da Pio IX nel 1870.
San Giuseppe giorno e preghiera
Ma quando si festeggia San Giuseppe? Il padre putativo di Gesù viene celebrato il 19 marzo, che è anche il giorno in cui in Italia e in altri Paesi cattolici ricorre la festa del papà. Secondo la tradizione, è la data in cui il santo morì. Con l’appellativo di lavoratore, viene inoltre celebrato anche il 1 maggio. Il culto di san Giuseppe iniziò già dal Medioevo, ma fu Papa Sisto IV a inserire la sua festività nel calendario romano nel 1479.
Su San Giuseppe non abbiamo molte informazioni. Discendente della casa di Davide, risponde di ‘sì’ all’Angelo venuto per rassicurarlo sulla gravidanza di Maria. Marito devoto e uomo coraggioso, guida la sua famiglia fuori dall’Egitto per salvare Gesù dalla furia di Erode. Si occupa di suo figlio, amandolo e insegnandogli il suo mestiere. Rappresenta tutto ciò che un padre dovrebbe essere. Nel momento in cui Gesù inizia la sua vita pubblica, il Nuovo Testamento non lo cita più, probabilmente perché morto. A San Giuseppe è dedicata più di una preghiera. Papa Francesco, nella lettera apostolica ‘Patris corde’, scritta in occasione del 150esimo anniversario della dichiarazione di Giuseppe come padre universale della chiesa nel 2020, ha ripercorso la sua vita, esortando i fedeli a seguire il suo esempio di saggezza e di fede. Papa Benedetto XVI aveva invece parlato di lui come modello per tutti i padri di famiglia.
San Giuseppe patrono e significato del nome
Oltre a essere il patrono della chiesa universale, San Giuseppe è anche il “Patrono dei lavoratori”, come lo ha presentato Pio XII. Ma è considerato anche “patrono della buona morte”.
Il nome ‘Giuseppe’ è di origine ebraica e significa “Dio aggiunga”, quindi per estensione è possibile anche dire “aggiunto in famiglia”. Un nome biblico, presente anche nel Vecchio Testamento in riferimento al figlio di Giacobbe venduto dai fratelli. E’ diventato con il tempo sempre più popolare, proprio perché legato alla tradizione cattolica: è stato anche il nome più diffuso in Italia nel XX secolo.
La festa del papà
Non in tutti i Paesi celebrano i papà il 19 marzo, ma solo quelli di tradizione cattolica come Croazia, Belgio, Liechtenstein, Portogallo, Spagna, Svizzera, Bolivia, Honduras. Fino al 1977 il giorno di San Giuseppe in Italia era considerato festivo, ma con la legge n.54 del 5 marzo 1977 divenne un giorno feriale. In Canton Ticino e in alcune province della Spagna è ancora oggi una festività. Nel nostro Paese questa ricorrenza, molto sentita, porta con sé anche alcune tradizioni culinarie. Tra i dolci più famosi ci sono sicuramente le zeppole di san Giuseppe o bignè di San Giuseppe, frittelle ripiene di crema pasticcera. In Toscana e Umbria si preparano le frittelle di riso, cotte nel latte e aromatizzate con spezie e liquore. Mentre la raviola, dolce di pasta frolla con marmellata o crema, è tipica dell’Emilia Romagna.
In altre parti del mondo la festa del papà perde la sua connotazione religiosa e ricorre in date totalmente differenti. Ad esempio, in Germania ricorre 40 giorni dopo Pasqua, giorno dell’Ascensione, e si chiama “Männertag” o “Herrentag”. In Francia, in Olanda, in USA e alcuni paesi asiatici (come Giappone, Malesia e Singapore) si festeggia la terza domenica di giugno.