Libri per chi ama viaggiare, da portare con sé o da leggere per sognare mentre si è a casa: ecco quelli da non perdere, tra classici e proposte più originali.
Libri per chi ama viaggiare: 3 consigli
1. “Sulla strada” di Jack Kerouac
Tra gli intramontabili classici della letteratura di viaggio non si può non citare “Sulla strada” di Jack Kerouac, un romanzo autobiografico scritto dall’autore statunitense nel 1951, basato su una serie di viaggi in automobile fatti attraverso gli Stati Uniti – da New York a San Francisco, passando anche per l’incontaminato Messico -, in parte con l’amico Neal Cassady e in parte in autostop. Si tratta di un romanzo senza tempo, adatto a tutte le età, diventato il manifesto della Beat Generation. Ne è protagonista la strada, intesa come metafora dell’esperienza, in grado di evocare fascino e attrazione, ma anche paura e incertezza.
Sal Paradise, un giovane newyorkese con ambizioni letterarie, incontra Dean Moriarty, un ragazzo dell’Ovest. Uscito dal riformatorio, Dean comincia a girovagare sfidando le regole della vita borghese, sempre alla ricerca di esperienze intense. Dean decide di ripartire per l’Ovest e Sal lo raggiunge; è il primo di una serie di viaggi che imprimono una dimensione nuova alla vita di Sal. La fuga continua di Dean ha in sé una caratteristica eroica, Sal non può fare a meno di ammirarlo, anche quando febbricitante, a Città del Messico, viene abbandonato dall’amico, che torna negli Stati Uniti.
3. “L’Alchimista” di Paulo Coehlo
Di tutt’altro stampo è “L’Alchimista” di Paulo Coehlo, il racconto di un viaggio spirituale che ha venduto oltre cento milioni di copie in tutto il mondo, da leggere tutto d’un fiato.
Impara ad ascoltare il tuo cuore: è l’insegnamento che scaturisce da questa favola spirituale e magica. Alle frontiere tra il racconto da mille e una notte e l’apologo sapienziale, “L’alchimista” è la storia di una iniziazione. Ne è protagonista Santiago, un giovane pastorello andaluso il quale, alla ricerca di un tesoro sognato, intraprende quel viaggio avventuroso, insieme reale e simbolico, che al di là dello stretto di Gibilterra e attraverso tutto il deserto nordafricano lo porterà fino all’Egitto delle piramidi. E sarà proprio durante il viaggio che il giovane, grazie all’incontro con il vecchio alchimista, salirà tutti i gradini della scala sapienziale: nella sua progressione sulla sabbia del deserto e, insieme, nella conoscenza di sé, scoprirà l’anima del mondo, l’amore e il linguaggio universale, imparerà a parlare al sole e al vento e infine compirà la sua leggenda personale. Il miraggio, qui, non è più solo la mitica pietra filosofale dell’alchimia, ma il raggiungimento di una concordanza totale con il mondo, grazie alla comprensione di quei “segni”, di quei segreti che è possibile captare solo riscoprendo un linguaggio universale fatto di coraggio, di fiducia e di saggezza che da tempo gli uomini hanno dimenticato.
4. “In Asia” di Tiziano Terzani
Da “Un indovino mi disse” a “Un altro giro di giostra”, tutti i libri di Tiziano Terzani, noto per la sua attività giornalistica, hanno a che fare con i viaggi, siano essi orientati alla conoscenza dell’Altro o di sé stessi. Tra quelli da non perdere c’è sicuramente “In Asia”, una raccolta di articoli scritti dal giornalista nel corso dei suoi viaggi come corrispondere nel continente asiatico. Così recita la sinossi nell’edizione Tea del 2019:
Tiziano Terzani e l’Asia, una storia lunga una vita. Ma è Terzani a raccontare l’Asia o è l’Asia a raccontare Terzani? Difficile dirlo, tanto forte è il legame che quest’uomo decise di stringere con il più misterioso e contraddittorio dei continenti. Leggendo questo libro, che nell’avvincente varietà delle sue pagine si offre come autobiografia e reportage, cronaca di costume e racconto d’avventura, ci si trova a rivivere gli eventi che hanno segnato la storia asiatica degli ultimi trent’anni, a ripensare ai grandi ideali che l’hanno formata e ai protagonisti delle sue svolte, a dare uno sguardo al suo futuro. E al tempo stesso Terzani invita a prestare ascolto all’altra voce, quella dell’Oriente vero, vissuto nella sua quotidianità, in mezzo alle donne e agli uomini, alle difficoltà, ai contrasti, ai riti, alle curiosità, ai mille volti del continente che più degli altri sembra destinato a influenzare il nuovo secolo che è cominciato.