Salvini Pascale lite. Continua a far parlare di sé Francesca Pascale dopo la lite con l’ex leader del Popolo Viola, Piero Ricca. Nella giornata di sabato 18 marzo centinaia di famiglie milanesi sono scese in piazza alla Scala per i diritti dei figli di coppie omogenitoriali, dopo lo stop del governo Meloni ai riconoscimenti dei bimbi di coppie gay o lesbiche nelle anagrafi dei comuni. Una manifestazione a cui ha preso parte anche Francesca Pascale, ex compagna di Silvio Berlusconi e ora moglie di Paola Turci. “Vorrei essere madre un giorno – ha detto la Pascale – Penso sia uno dei traguardi più belli di ogni persona, ed è ingiusto negare questo diritto”.
L’amministrazione del Comune di Milano è stata costretta ad interrompere l’iscrizione nei registri anagrafici dei figli nati dalle coppie omogentoriali a causa della circolare del Ministero dell’Interno con una precisazione della Procura di Milano per questa regola che vale per tutte le coppie gay, fatta eccezione del caso in cui i bambini siano nati all’estero da due madri. Ma cosa è successo tra la Pascale e Matteo Salvini? Lei ha definito il politico e i partiti sovranisti “omofobi”: “Io votare a destra? Come se un capretto votasse per la Pasqua“, le parole della Pascale.
Salvini Pascale lite: cos’è successo?
A queste parole ha prontamente risposto Salvini con un post su Twitter: “Quanta rabbia, quanto odio. Io rispondo con lavoro, pace, amore e rispetto“.
Quanta rabbia, quanto odio.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) March 18, 2023
Io rispondo con lavoro, pace, amore e rispetto. pic.twitter.com/DcGN3Z5VPG
A quel punto è partito un vero e proprio botta e risposta sui social network. Pronta la risposta della Pascale: “Signor Ministro , l’odio l’ha sempre usato Lei contro le minoranze e i meridionali di questo paese. Le ricordo una sua maglietta orgogliosamente indossata : PADANIA IS NOT ITALY Per caso ricorda la canzoncina contro i napoletani cantata a pontida ? Ricorderà quando ha detto che I meridionali non meritavano l’euro? Io si , parole indimenticabili. I commenti che seguono questo post che ha deciso di dedicarmi descrivono il suo spessore politico – culturale , a mio modesto parere differente dai suoi alleati. Pensare a me è effimero, pensi al ponte sullo stretto , bella idea … ah già non è sua . #loveislove #bacioni“, ha scritto in un post su Instagram.
Paola Turci e Francesca Pascale vogliono un figlio, la coppia sta pensando all’adozione
Paola Turci e Francesca Pascale si sono sposate lo scorso 2 luglio, giorno del Pride di Milano, ed ora sognano di adottare un bambino. Ricordiamo però che nell’Unione Europea, l’affido o l’adozione di un minore a coppie omosessuali è possibile infatti, solo in Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia e Slovenia che è stata l’ultima ad aggiungersi alla lista.
Ora arriva anche questa brutta batosta per il comune di Milano. In realtà c’è poco da stupirsi, visto che un post su Facebook di Giorgia Meloni del 2015, quindi quasi dieci anni fa, recitava così: “No al matrimonio tra persone dello stesso sesso: sarebbe una spesa enorme per lo Stato e una inaccettabile apertura alle adozioni gay. Fratelli d’Italia si batterà in Parlamento contro il ddl Cirinnà che introduce la “stepchild adoption” e apre di fatto le porte all’utero in affitto. Per noi le priorità sono altre: sostenere la famiglia tradizionale e la natalità e difendere il sacrosanto diritto di un bambino ad avere un padre e una madre”.
“Il tema non è decidere il valore dell’amore, il tema è: noi abbiamo molte più coppie che vogliono adottare rispetto al numero di bambini adottabili. Credo sia normale che lo Stato faccia una scelta dando ai bambini la condizione che considera perfetta. Lo Stato italiano dice anche che tu per adottare un bambino devi avere determinati requisiti di reddito. È poverofobo? Non è poverofobo. Cerca di mettere quel bambino nella miglior condizione possibile. È buonsenso“, ha aggiunto invece la Meloni lo scorso settembre.