Terremoto Ecuador. Una scossa di terremoto di magnitudo 7 ha colpito l’Ecuador nelle scorse ore. Ancora non c’è un bilancio definitivo delle vittime, tuttavia almeno 14 persone hanno perso la vita e ci sarebbero oltre 100 feriti. Il Servizio geologico degli Stati Uniti ha registrato l’epicentro del sisma ad una profondità di 10 chilometri, nella regione costiera di Guayas, a circa 80 chilometri a sud di Guayaquil.

Una persona è deceduta nella comunità andina di Cuenca, dopo essere rimasta intrappolata dentro di una vettura sotto le macerie di una abitazione. Altre tre persone sono morte nello Stato costiero di El Oro. Nelle città più colpite sono al lavoro centinaia di vigili del fuoco e volontari, che sono però alla ricerca delle persone rimaste sotto le macerie delle case.

Terremoto Ecuador: gli altri casi

In realtà non è la prima volta che accadono episodi simili in Ecuador, visto che si trova nel cosiddetto Anello di Fuoco che è ad alto rischio sismico. Ricordiamo solo nel 1906 c’è stata addirittura una scossa di magnitudo 8.8 con annesso tsunami e distruzione di San Francisco. Più recentemente invece, nel 2016, c’è stata una scossa di magnitudo 7.8 con oltre 600 vittime.

In questo ultimo caso la situazione era molto grave nelle zone costiere delle province di Esmeraldas e Manabì (in questa zona si conta il numero più alto di vittime), Santa Elena, Guayas, Santo Domingo, Pichincha. Nei giorni successivi alle scosse il governo ha mobilitato oltre 12mila militari e 7200 poliziotti sul posto in aiuto alle vittime, oltre a personale sanitario. Gli aiuti per l’emergenza costarono circa 200 milioni di dollari e il presidente Correa affermò che i danni per il terremoto erano più di 1,3 miliardi di dollari.

Il terremoto del 2016

Ho appena firmato un decreto di eccezione e mobilitazione nazionale. Paese in emergenza. Oggi più uniti che mai“, aveva dichiarato il Presidente su Twitter.

Non solo. Una settimana dopo quanto accaduto, il presidente Correa ha annunciato un lutto nazionale di otto giorni per onorare le vittime. Sempre nello stesso periodo il popolo ecuadoriano si autoconvocò attraverso i social network per un atto commemorativo, spegnendo le luci alla stessa ora della scossa (18:58), rimanendo tre minuti in silenzio in onore dei defunti e, infine, cantando l’Inno nazionale.