Milano ospita la manifestazione LGBT e piazza della Scala piano piano si riempie. Sventolano le bandiere colorate, ci sono i palloncini e tante mamme e papà che tengono per mano i loro bambini. “Giù le mani dai nostri figli e dalle nostre figlie” è l’evento andato in scena nel capoluogo lombardo, organizzata per il riconoscimento delle famiglie omogenitoriali da Famiglie Arcobaleno, I Sentinelli di Milano e CIG Arcigay Milano, in risposta allo stop imposto al Comune di Milano delle trascrizioni dei certificati di nascita dei bambini con due papà e la formazione di atti di nascita con due mamme. Sono circa dieci mila, secondo gli organizzatori le persone scese in piazza.
La manifestazione LGBT a Milano
Dal palco, allestito di fronte al Comune di Milano e sotto al quale è stata montata un’area giochi per far divertire anche i bambini, intervengono uno dopo l’altro i rappresentanti delle realtà organizzatrici, moderati da Vladimir Luxuria. A sorpresa l’arrivo del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che in un primo momento aveva dichiarato che non avrebbe partecipato e che invece oggi si è presentato in piazza. “Sono sempre con voi, lo sono stato dal primo momento”, ha detto portando il suo saluto. La necessità di manifestare e che ha portato in piazza le famiglie arcobaleno, parte da una circolare della Prefettura di Milano, su sollecitazione di una direttiva del Viminale, che fa riferimento alla sentenza della Cassazione del dicembre 2022, e che ha portato alla richiesta da parte del prefetto meneghino, Renato Saccone, di interrompere il riconoscimento dei figli di coppie omogenitoriali. A Milano, dal 2018 queste stesse famiglie avevano la possibilità di trascrivere il certificato di nascita estero in Comune, sulla base di una ordinanza sindacale del primo cittadino. Una manifestazione, hanno spiegato gli organizzatori nei giorni scorsi: “contro questo atto che sancisce l’inizio di una persecuzione di Stato nei confronti della comunità Lgbtq+ e che colpisce ancora una volta chi invece avrebbe bisogno di più tutele”.
Gli interventi politici
La presenza più importante ed incisiva però, che era stata già ampiamente confermata nei giorni scorsi, è quella della nuova leader del Pd Elly Schlein che, al termine della manifestazione, ha detto: “Ci stiamo già muovendo, c’è qui anche Alessandro Zan, per portare avanti anche in parlamento le aspettative che sono emerse dalla piazza. Cioè di poter vedere riconosciuto per legge il diritto delle coppie omogenitoriali. Si tratta – ha spiegato – di una legge preparata e scritta insieme alle associazioni, alle famiglie arcobaleno e alla rete Lenford. Saremo al loro fianco, come in piazza anche in parlamento. La legge è stata già presentata, spingeremo perché sia presto calendarizzata e lavoreremo anche con le altre forze di opposizione, perchè questa è una battaglia di civiltà che riguarda il futuro dell’Italia e dell’Europa. Oggi – ha concluso la Schlein – è stata una giornata di bellissima partecipazione qui in piazza della Scala e molte persone e molte famiglie rivendicano i loro diritti negati. Noi siamo al loro fianco per contrastare ogni forma di discriminazione che colpisce i loro figli”. La neo segretaria del Partito Democratico poi, al termine dell’evento, è entrata a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, dove sta incontrando il sindaco Sala.
Accanto al Pd, che aveva da subito sposato l’iniziativa, anche una massiccia partecipazione da parte del Movimento 5 Stelle con diversi esponenti tra cui Alessandra Maiorino, vicepresidente dei senatori del M5s che ha fatto eco alle dichiarazioni della Schlein. “Siamo qui a Milano per dire forte e chiaro che i diritti dei bambini vengono prima di tutto. La politica – ha esordito – portata avanti dal governo Meloni è inaccettabile, una scelta oscurantista che vuole negare ai bambini il diritto ad avere due genitori e tutti gli affetti familiari. Come se non bastasse, qualche esponente del governo diffonde falsità e slogan ideologici che inquinano ulteriormente il dibattito nell’opinione pubblica. Non è tollerabile giocare sulla pelle dei figli per strizzare l’occhio a idee conservatrici che rendono la società ingiusta e divisa. Oltre alle battaglie civili servono le innovazioni legislative. In Parlamento il M5s ha depositato due disegni di legge per il matrimonio egualitario e il riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali, è doveroso aprire il confronto tra tutte le forze politiche e nel Paese”.