Matteo Piantedosi prepara la svolta per quanto riguarda la sicurezza nelle città italiane: la nuova direttiva emanata dal ministro dell’Interno chiede alle forze dell’ordine di intensificare le attività di controllo a Roma, Napoli e Milano.
Il titolare del Viminale ha inviato le sue nuove indicazioni ai prefetti delle tre città, allo scopo di assicurare “una presenza rafforzata e visibile delle forze di polizia” ed offrire “una più efficace risposta al bisogno di protezione in zone dove la percezione di insicurezza è molto diffusa”. Nel mirino di Piantedosi ci sono in particolare le aree adiacenti alle stazioni, per le quali saranno previsti dispositivi specifici di vigilanza. L’obiettivo è mettere più stabilmente in sicurezza queste zone cittadine, spesso degradate e in mano alla criminalità, fino a restituirle alle comunità di riferimento.
Una massiccia operazione di sicurezza che non potrà prescindere dall’impegno di polizie locali e Guardia di finanza: a seconda delle disponibilità dei comuni saranno maggiormente coinvolti i vigili urbani, mentre le Fiamme Gialle saranno chiamate a ulteriori controlli nei confronti di abusivi e gestori di attività commerciali.
Sicurezza nelle città italiane, il Viminale rende noti i risultati dei primi mesi del 2023: controllate più di 90mila persone. Oltre 1200 denunce
Contestualmente alla direttiva, il Viminale ha reso noti i risultati conseguiti in questo 2023, grazie alle operazioni realizzate dallo scorso 10 gennaio ad oggi nelle tre principali stazioni ferroviarie italiane. I dati riguardano però anche altri ambiti cittadini, come le zone della movida, teatro del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti.
I servizi straordinari di controllo del territorio hanno visto una sinergia tra il personale della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di finanza, con la collaborazione della Polizia locale. Decisivo anche “il concorso di altri enti”, ossia Asl, ispettorati del lavoro, aziende municipalizzate, che “hanno consentito di accrescere prevenzione e repressione delle diverse forme di illegalità”.
Per l’attuazione di questo modulo di intervento, che si ripeterà in modo sistematico nelle prossime settimane, dal 10 gennaio al 17 marzo, sono state impiegate 10.449 unità delle Forze di polizia, cui si sono aggiunti 906 appartenenti alle polizie municipali di Roma, Milano e Napoli e 687 dipendenti di altri enti (aziende pubbliche, ispettorato del lavoro, asl).
Nel mirino delle forze dell’ordine sono finite ben 93.459 persone, di cui 26.763 straniere, tutte sottoposte a controlli che hanno portato a 248 arresti e 1243 individui denunciati.
Il bilancio del Viminale: espulsi 266 stranieri, accertate 3118 violazioni amministrative
I controlli hanno riguardato anche 11.197 veicoli e 2.534 esercizi pubblici, nei quali sono stati individuati 419 lavoratori irregolari. 266 gli stranieri espulsi: 55 di loro sono stati accompagnati presso i Centri di permanenza per i rimpatri. Tra i frutti delle attività delle forze dell’ordine anche la disposizione di 161 misure di prevenzione personale, 43 fogli di via obbligatori e 118 divieti di accesso alle aree urbane.
Per quanto riguarda le competenze in materia economica e finanziaria, sono state accertate 3.118 violazioni amministrative, oltre a 543 di natura fiscale. Sotto sequestro denaro, merce contraffatta o insicura (tra prodotti alimentari, abbigliamento, giocattoli e altro), stupefacenti, veicoli e armi.