Tra i principali temi dell’economia circolare, negli ultimi anni, c’è l’attenzione dedicata al riciclo. Non solo lo schema della raccolta differenziata e della gestione dei rifiuti da smaltire ma anche, soprattutto, il mettere in piedi un sistema di riciclo che sia efficiente e, al tempo stesso, sostenibile. Si tratta di un passaggio che le associazioni inserite all’interno del meccanismo dell’economia circolare chiedono da tempo, per poter avanzare passo dopo passo sotto vari punti di vista. L’obiettivo, infatti, è quello di creare strutture e di gestire un sistema fondato sul riciclo e sulle attività ad esso collegate, dalla selezione dei rifiuti al loro smaltimento.

A confermare questa intenzione sono tre associazioni: Unirima, Assoripam e Assofermet. Insieme, nella Giornata Mondiale del Riciclo, uniscono le forze per un solo filone narrativo: investire sull’economia circolare, vettore fondamentale per assicurare una chiusura virtuosa del ciclo dei rifiuti, per abbassare i costi di imprese e cittadini e per uno sviluppo industriale sostenibile nel nostro Paese. Nel nostro Paese, spiegano le associazioni, il comparto conta complessivamente 45mila addetti su 4mila impianti distribuiti a livello nazionale.

Si parla anche di numeri virtuosi e di rilievo dal punto di vista delle attività connesse al riciclo nell’economia circolare. Il tasso di riciclo per quanto concerne carta e cartone ha raggiunto e superato, con 10 anni di anticipo, l’obiettivo europeo dell’85% fissato per il 2030. La produzione di materia/end of waste “carta da macero” è pari a circa 7 milioni di tonnellate. E’ pari a 1.800.000 tonnellate la capacità installata di riciclo di materiali plastici, che rappresenta un potenziale da valorizzare.

Economia circolare e riciclo, l’importanza di un lavoro che parte dal basso

Quando si parla di economia circolare si intende sempre un approccio economico che mira a creare un sistema sostenibile in cui i materiali e le risorse vengono utilizzati e riutilizzati in modo efficiente. Al suo interno, il riciclo gioca un ruolo fondamentale, poiché consente di ridurre l’utilizzo di nuove risorse e di limitare la produzione di rifiuti. Il riciclo può avvenire a diversi livelli: dalla raccolta differenziata alla trasformazione dei materiali in nuovi prodotti. Ciò che conta è che il riciclo sia effettuato in modo corretto, altrimenti il processo diventa inefficiente e inutile.

L’economia circolare e il riciclo non sono solo una questione ambientale, ma anche economica. Infatti, l’adozione di questi principi può generare nuove opportunità di lavoro, favorire la crescita economica e ridurre la dipendenza dalle risorse naturali non rinnovabili. L’economia circolare e il riciclo, in quest’ottica, rappresentano un’opportunità concreta per creare un mondo più sostenibile ed equo per tutti. La loro implementazione richiede un impegno comune da parte di governi, imprese e cittadini, ma i vantaggi che ne derivano sono incommensurabili sia dal punto di vista ambientale che economico.