Tragico incidente a Bardolino, in provincia di Verona dove un centauro, in sella alla sua moto è morto a causa del violento schianto contro un furgone.

Tutto è avvenuto intorno alle 16,40 di ieri, Venerdì 17 Marzo 2023, sulla Gardesana all’altezza del cimitero di Cisano, la vittima era il 46enne Fabio Di Giuseppe, militare in forza alla Caserma Duca di Montorio originario di Cosenza ma residente a Castelnuovo che si trovava nei pressi del Lago di Garda per una gita con la sua moto.

Secondo le testimonianza di alcune persone presenti sul luogo dell’impatto l’uomo a bordo di una Ducati monster sarebbe morto sul colpo e vano sarebbe risultato il tentativo di rianimarlo con il massaggio cardiaco fatto da un motociclista che lo seguiva e che è prontamente accorso per soccorrerlo. Sul posto è intervenuto anche il Suem 118 con l’elisoccorso che è atterrato poco dopo nel parcheggio del cimitero e ha provato di nuovo con le manovre di rianimazione, ma non ha potuto far altro che constatare il decesso, mentre la Polizia Locale di Bardolino ha avviato tutti i rilievi del caso supportata nella gestione del traffico lungo la strada regionale 249 da una pattuglia dei Carabinieri della stazione di Lazise.

Incidente Bardolino: la dinamica dell’impatto

Sotto shock il conducente del furgone, un 40enne di una ditta di Raldon in zona per assistere dei clienti che operano nel settore della ristorazione e bar.

L’uomo era a bordo del suo mezzo, proveniente da Bardolino e diretto verso Lazise, quando, in transito sulla Gardesana ha svoltato a sinistra verso il parcheggio che si trova accanto al cimitero della piccola frazione di paese e proprio in quel momento è sopraggiunto Di Giuseppe, che viaggiava nello stesso senso di marcia del furgone, impattando in modo violento sulla fiancata del mezzo, all’altezza della portiera anteriore del conducente, che stava svoltando a sinistra.

Non è comunque ancora chiara l’esatta dinamica  che ha portato della morte del centauro: il forte impatto del torace contro un palo della luce potrebbe aver causato il decesso ma le indagini sono ancora in corso.

“Ero poco dietro di lui, procedevo a non più di cinquanta all’ora, e ho visto che il furgone stava girando. Alla spalle del mezzo c’erano delle auto in colonna mentre io con la mia moto ero a fianco delle macchine”, racconta scosso il motociclista che seguiva a distanza Di Giuseppe.

“Non lo conoscevo. Ci siamo incrociati per caso poco prima a Garda nello stesso parcheggio. Due chiacchiere e poi un saluto. Mi ha detto che doveva tornare a casa a Castelnuovo. Anch’io avevo terminato il mio giro sul lago e stavo rientrando a casa”, continua il centauro che preferisce mantenere l’anonimato.

“L’ho visto andare a sbattere contro il furgone. Mi sono subito fermato e ho gridato a una coppia che arrivava in auto, nel senso opposto di marcia, di chiamare i soccorsi mentre ho cominciato subito la manovra di rianimazione. Poco dopo mi ha dato il cambio un altro ragazzo ma purtroppo non ha mai dato segni di vita”.

La testimonianza di una donna

Poco distante, da solo e impietrito, il conducente del furgone, che è stato poi raggiunto sul luogo dell’incidente dal papà. Una signora con la figlia, a bordo strada, raccontano quanto hanno visto:

“Venivamo nel senso opposto di marcia e dopo l’impatto con il mezzo il motociclista è sbalzato dalla moto ed è andato a sbattere contro il palo che rileva la velocità delle auto in transito e si trova vicino all’ingresso del parcheggio del cimitero”.

Una versione che sembra contrastare con altre raccolte dalla polizia locale che sull’intera vicenda per il momento mantiene il riserbo delle indagini.

Le ricostruzioni dei testimoni raccolte dalla Polizia Locale sono andate avanti fino a tarda sera, quando, poi, intorno alle 19, gli agenti sono riusciti a rintracciare la moglie dell’uomo per comunicarle la tragica notizia.

La salma è stata adesso affidata alle onoranze funebri Battistoli di Bardolino, in attesa del trasferimento per le esequie una volta che sarà presa in consegna dalla famiglia.