Non c’è ancora una convocazione per la commissione di Vigilanza, l’elezione del presidente dell’organo parlamentare che si occupa della tv pubblica potrebbe richiedere ancora qualche giorno. Informalmente si era parlato di una riunione martedì prossimo alle 13, ma – riferisce più di un membro della Vigilanza – “ancora non è arrivata nessuna convocazione ufficiale”. Il motivo ufficiale, viene spiegato, sarebbe la sovrapposizione con le comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che al Senato si terranno proprio nella mattinata di martedì. Ma il possibile rinvio alimenta di nuovo l’incertezza sul nome che dovrà guidare la commissione, che di prassi è affidata ad un esponente dell’opposizione e che dovrebbe toccare ai 5 stelle, in base ai patti tra Pd e M5s che – però – i centristi di Azione-Iv non hanno mai accettato.
Da un lato c’è chi ipotizza un ‘blitz’ tipo quello che portò all’elezione di Riccardo Villari nel 2008, esponente Pd che venne eletto con i voti della maggioranza di centrodestra contro il parere dei democratici. “Il centrodestra potrebbe fare una mossa simile – ragiona un parlamentare Pd – votando per Maria Elena Boschi, sostenuta dal Terzo polo”. Anche se, aggiunge un altro parlamentare dem, “sarebbe un grosso sgarbo”. Peraltro, secondo i rumors di palazzo, non sarebbe da escludere nemmeno il nome di Mariastella Gelmini, anche se lo stesso Carlo Calenda qualche giorno fa ha ribadito che il nome del Terzo polo è quello di Boschi. Ma l’incertezza è dovuta anche alle dinamiche interne a M5s.
Il nome più accreditato fino a qualche giorno fa era quello di Riccardo Ricciardi ma più parlamentari – sia di maggioranza che di opposizione – raccontano di un’evoluzione delle ultime ore: “Appendino sembra stia guadagnando consenso”, viene spiegato. L’ex sindaca di Torino al momento non è parte della Vigilanza, non rientra tra i nomi indicati dal Movimento. Ma “potrebbero decidere di sostituire uno dei loro membri per fare posto a lei”, viene spiegato.