Codacons contro Amadeus e Chiara Ferragni. Non sono finiti i guai per Amadeus e Chiara Ferragni. Solo qualche ora fa Agcom ha confermato la sanzione per pubblicità occulta a Instagram da parte del conduttore e dell’influencer al Festival di Sanremo 2023.
“Il Consiglio dell’Autorità ha esaminato oggi le presunte violazioni avvenute durante le trasmissioni ‘Prima Festival’, ’73mo festival della canzone italiana di Sanremo’ e ‘Sanremo start’ di Rai1, relative alla pubblicità occulta, all’utilizzo di Instagram, alle performance di Rosa Chemical, Fedez e Blanco […] Con riferimento alla pubblicità non segnalata, rilevata in 12 episodi, e sull’utilizzo di Instagram, il Consiglio, all’unanimità, ha ritenuto la questione non manifestamente infondata e ha dato mandato alla competente direzione di avviare un procedimento sanzionatorio“, si legge in una nota. Ma non è finita qui.
A seguito dell’apertura del procedimento da parte dell’Agcom, Codacons e Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi hanno deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e alla Corte dei Conti, chiedendo “il sequestro immediato dei compensi riconosciuti dalla Rai ad Amadeus, Chiara Ferragni, e dirigenti responsabili del Festival di Sanremo“.
Codacons contro Amadeus e Chiara Ferragni: le dichiarazioni
“Questo perché, nel caso dovesse essere elevata una sanzione alla Rai, gli autori materiali della pubblicità occulta ad Instagram e chi non è intervenuto immediatamente per evitare l’illecito, dovranno risarcire di tasca proprio i danni erariali prodotti alla Rai e quindi ai cittadini che finanziano l’azienda attraverso il canone – si legge nella nota di Codacons – Il Codacons ha l’esposto presentato lo scorso 17 febbraio da Codacons e Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi avviando un procedimento sanzionatorio verso la Rai per il grave caso della pubblicità occulta a Instagram nel corso dell’ultimo Festival di Sanremo“. L’importo, non ancora calcolato, potrebbe arrivare fino a 250mila euro.
Nell’esposto in questione le due associazioni chiedevano di verificare se ci fosse stata pubblicità occulta per Instagram alla settantatreesima edizione della kermesse canora di mamma Rai, di capire se i conduttori avessero percepito denaro dall’azienda Meta o da piattaforme ad esso collegate, per pubblicizzare in maniera indiretta ed occulta il popolare social network.
Festival di Sanremo 2023: tutte le polemiche
Non solo polemiche per la pubblicità occulta a Instagram, ma è stata avviata una istruttoria anche per valutare eventuali profili lesivi ed incitamento alla violenza in merito all’episodio di Blanco. “Le istruttorie, affidate alla Direzione Servizi Media, prevedono una precisa procedura, in cui è previsto il contraddittorio con le parti coinvolte, ad esito della quale il Consiglio adotterà i provvedimenti definitivi“, si legge nella nota di Agcom. Ricordiamo che durante la sua esibizione sul palco del Teatro Ariston il vincitore della settantaduesima edizione del Festival di Sanremo ha avuto problemi di audio e così ha iniziato a prendere a calci tutti i fiori presenti nella scenografia, distruggendola letteralmente.
Diversa la sorte per il tanto discusso bacio tra Fedez e Rosa Chemical. Il Consiglio, a maggioranza (con voto favorevole del presidente Lasorella e dei commissari Giacomelli e Giomi e voto contrario dei Commissari Aria e Capitanio), ha ritenuto invece infondata la richiesta di apertura di una istruttoria sanzionatoria su quanto successo durante la finale. I due cantanti “sono salvi” così come per l’esposto presentato dall’associazione Pro Vita & Famiglia contro i due artisti e poi archiviato. L’associazione aveva parlato di “un comportamento di una gravità inaudita in diretta tv“. Per la Procura non si tratta di un reato.
Ora non resta che aspettare ulteriori aggiornamenti sul caso della pubblicità occulta e se i diretti interessati – quindi Amadeus e la Ferragni – rilasceranno delle dichiarazioni a riguardo oppure resteranno in silenzio stampa, come fatto nelle ultime settimane, almeno su questo argomento così scottante.