Insetti da mangiare. Da quando dallo scorso 24 gennaio è possibile commercializzare in tutta Europa la farina di grilli ed ovviamente tra i Paesi è inclusa anche l’Italia, ci sono tante polemiche in merito al consumo di insetti. Ricordiamo che l’Acheta domesticus, ovvero il grillo domestico, parzialmente sgrassato, fa parte dei nuovi alimenti dell’Unione Europea. In realtà secondo quanto fa sapere Insect Food e Consumatori, lo studio realizzato dall’Università degli Studi di Bergamo e presentato nel corso dell’evento “Cibi a base di insetti: cosa ne pensano i consumatori?“, un italiano su tre sarebbe propenso a comprare cibi che hanno al loro interno insetti commestibili.

La ricerca – come fa sapere Adnkronos – è stata condotta su un campione composto da 1170 persone in rappresentanza della popolazione italiane in un intervallo di tempo compreso fra ottobre 2021 e settembre 2022.

Insect Food e Consumatori è la prima indagine che offre una profilazione degli italiani sul tema, rappresentando un riferimento importante per tutto il settore in Italia. Come evidenziato dalla ricerca, i driver principali che spingerebbero i consumatori all’acquisto di questi alimenti sono la curiosità e lo spirito innovativo. Ma questo è solo il primo passo per indagare un mercato molto promettente per il futuro: condurremo altri studi per approfondire il rapporto tra italiani e insect food utilizzando anche tecniche neuroscientifiche che potrebbero includere l’assaggio diretto di questi cibi al fine di valutare i processi percettivo-emotivi impliciti sottesi ai soggetti rientranti nei target primari (progressisti ed edonisti) e secondari (follower)“, ha dichiarato Riccardo Valesi, ricercatore del Dipartimento di Scienze Aziendali dell’Università degli Studi di Bergamo.

Insetti da mangiare: i dati dello studio

Secondo lo studio in questione il 9 per cento degli intervistate è “altamente propenso” a consumare alimenti che contengono insetti, mentre il 21 per cento è “mediamente propenso”. Infine il 70 per cento è “poco propenso”. La ricerca ha evidenziato la presenza di quattro gruppi omogenei per caratteristiche sociodemografiche, comportamentali e psicologiche: “progressisti”, “inconvincibili”, “edonisti” e “follower”. I progressisti (18 per cento, 208 soggetti) sono uomini e donne over 40 che praticano sport e che sono propensi a provare cose nuove.

Gli inconvincibili (33 per cento, 391 persone) sono donne tra i 18 ed i 25 anni poco interessate all’insect food. Invece gli edonisti (15 per cento, 181 persone) hanno al massimo 25 anni, sono onnivori, sportivi e hanno già avuto esperienze con cibo ed insetti. Infine i follower (33 per cento, 390 partecipanti) sono donne over 26 interessate alla dimensione etica degli alimenti e non vogliono provare questo tipo di alimenti.

Le dichiarazioni

Il cibo non è solo un prodotto di consumo, ma ha la caratteristica innata di saper abbracciare al suo interno gli elementi della storia, della cultura, del territorio e della salute. C’è altresì un forte aspetto edonistico nel cibo: mangiar bene fa star bene. Ringrazio l’Università degli Studi di Bergamo per la ricerca condotta relativamente al tema del consumo alimentare di insetti, in quanto evidenzia ancor di più quanto il cibo sia collegato alla dimensione del contesto culturale in cui è inserito“, ha aggiunto Giovanni Malanchini, consigliere della Regione Lombardia.

I risultati dell’indagine sono un riferimento utilissimo per tutto il comparto. Attualmente, la maggior parte delle imprese in Europa che si occupano di novel food a base di insetti commestibili (circa il 36%) è coinvolta solo nella lavorazione finale degli insetti, occupandosi quindi della trasformazione e commercializzazione. Il 28% invece si occupa di tutte le fasi della produzione (dall’allevamento alla commercializzazione). Ma si prevede che questo mercato possa arrivare a produrre circa 260.000 tonnellate entro il 2030. È fondamentale quindi capire quali sono le percezioni dei possibili consumatori e su quali falsi miti dover lavorare“, ha concluso Steven Barbosa, Public Affairs Manager di Ipiff (International Platform of Insects for Food and Feed).