Gli ambientalisti scelgono di nuovo la via del vandalismo per veicolare i loro messaggi sociali. Questa volta è successo a Firenze, ancora di venerdì, dove alcuni attivisti ambientalisti (appartenenti al gruppo Ultima Generazione) hanno deciso di compiere un atto vandalico contro Palazzo Vecchio: imbrattato di vernice rossa. A rivendicare il gesto è proprio Ultima Generazione che ha diffuso il seguente comunicato:
Questa mattina verso le 10:30 due cittadini parte della campagna. Non paghiamo il fossile, promossa da Ultima Generazione, Scientist Rebellion e Veglie contro le morti in mare, hanno imbrattato con vernice arancione lavabile l’ingresso di Palazzo della Signoria di Firenze, utilizzando due estintori. L’azione di oggi segue la bocciatura in commissione di bilancio del Senato della Repubblica di alcuni emendamenti a un disegno di legge riguardante il taglio di diversi sussidi ambientalmente dannosi (SAD) avvenuta ieri, 16 marzo.
Una ragazza di 23 anni ed un uomo di 32 anni sono stati prontamente fermati da alcuni rappresentati della polizia municipale che si trovavano a pochi passi dal luogo dove sono avvenuti i fatti. Ma non sono stati solamente loro, ad entrare in azione.
È Nardella a salvare palazzo vecchio dal vandalismo
L’eroe di giornata è Dario Nardella, Sindaco di Firenze. È stato proprio il primo cittadino, infatti, a scagliarsi sui vandali nell’intento di fermarli. Alcuni video diffusi in rete, se messi insieme, forniscono una ricostruzione fedele di quanto è avvenuto. I media fiorentini hanno immortalato il momento in cui Nardella ha iniziato a rincorrere le due persone incriminate. Il Sindaco stava registrando un video nel cuore di piazza della Signoria, proprio dinanzi a Palazzo Vecchio quando, resosi conto di quanto stava accadendo, si è dato alla rincorsa.
Un altro video, postato dal giornalista David Allegranti, riporta le immagini successive con Nardella che – evidentemente adirato – placca uno dei due ambientalisti e lo inveisce con le seguenti parole: “Levati, levati. Ma cosa c… fai! Che c… fai!”. Alcuni cittadini, che stavano ammirando la scena, danno manforte a Dario Nardella con parole scagliate contro i vandali.
Sono immediatamente iniziate le procedure di ripulitura di Palazzo Vecchio con i vigili del fuoco intervenuti sul posto. Insieme a loro c’è anche Dario Nardella: il Sindaco di Firenze non solo ha partecipato all’interruzione dell’atto vandalico, ma sta anche provvedendo in prima persona a ripulire la facciata del palazzo sede del Comune di Firenze.
I commenti
Nardella ha poi commentato quanto avvenuto condannando l’azione degli ambientalisti di Ultima Generazione: “L’attacco all’arte, la cultura e la bellezza, che sono inermi davanti alla violenza e che nascono per il bene dell’umanità non può mai giustificare la battaglia per una causa, anche la più condivisibile”. Poi, in un secondo post Facebook, ha aggiunto: “A proposito di ambiente e di siccità, per ripulire Palazzo Vecchio dal ‘blitz ambientalista’ sono stati consumati più di 5 mila litri d’acqua. Cinquemila”. Immediato il commento solidale di Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana, inviato a Dario Nardella:
Mando la mia solidarietà al sindaco Nardella – riporta l’AGI – ma soprattutto a tutti i fiorentini che sono i veri detentori della proprietà civica per eccellenza, Palazzo Vecchio. Un’infame espressione del proprio pensiero come quella di creare danni al patrimonio pubblico merita lo sdegno più assoluto ma anche di parlarne il meno possibile perché è quello che questi personaggi vogliono.
Le parole dal governo
L’accadimento viene commentato anche dal governo per mezzo delle parole del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Così riporta l’AGI:
Lo scempio di Palazzo Vecchio è l’ennesima azione sconsiderata, puro vandalismo senza alcuna attenuante. Non si tratta di gesti dimostrativi senza danni, perché oltre ai notevoli costi di pulizia che ricadono sulla collettività vanno considerate le conseguenze sul piano dell’immagine dell’Italia, intimamente legata al patrimonio culturale nazionale. Stiamo lavorando a un rafforzamento del sistema sanzionatorio soprattutto a norme che facciamo pagare ai responsabili i costi di pulizia e ripristino dei luoghi.