Nelle metropolitane Atm va in scena l’ennesima giornata di furti. Il caso delle borseggiatrici a Milano non arresta a fermarsi e da fenomeno social è diventato, nell’ultimo periodo, parte fondamentale del dibattito pubblico. Segnalazioni continue sono arrivate soprattutto da parte di “Striscia la notizia”, la trasmissione più seguita dell’access prime time della tv italiana, grazie a Valerio Staffelli che ormai da mesi ha acceso i riflettori sul problema della sicurezza a Milano. Per approfondire l’argomento, TAG24 ha intervistato direttamente l’inviato del programma.
Le segnalazioni sulle borseggiatrici a Milano ricevute da Striscia
“Striscia la notizia si occupa di borseggi da quasi vent’anni, da vari punti di vista e non solo nel capoluogo lombardo. Io me ne interesso più attentamente da un paio di stagioni, quando in redazione cominciarono ad arrivare sempre più segnalazioni su persone che in metropolitana rubavano sfacciatamente, indisturbate e pure senza biglietto”. Il modus operandi è sempre lo stesso, le borseggiatrici a Milano approfittano della calca, negli orari di punta, e con una facilità incredibile sfilano oggetti di valore alle vittime, senza che queste possano rendersene conto. Grazie alla tv però l’attenzione dei passeggeri oggi è molto più alta: “Il nostro obiettivo è sempre stato informare e avvisare i cittadini ed è ciò che stiamo facendo oggi: quando poi ti scrivono che grazie ai nostri servizi sono riusciti a evitare di farsi rubare il portafogli e i documenti, è una grande soddisfazione”.
Ciò che spesso lascia basiti è la sfacciataggine con la quale le borseggiatrici affrontano le telecamere. Fa discutere in tal senso una dichiarazione riportata dal Corriere della Sera. A parlare è Ana, 29 anni dalla Bosnia e mamma di 9 figli che dice: “Guadagno fino a mille euro al giorno. Vado sette giorni su sette, dalla mattina alla sera sulla linea tra Duomo e Centrale. Un lavoro? Per me è troppo tardi. Il carcere? Non rischio nulla”. Effettivamente di “lavoro” abbiamo sentito parlare spesso anche nei servizi di Staffelli: “Le borseggiatrici parlano della loro attività come di un “lavoro”, ma non è assolutamente vero che alle forze dell’ordine non interessa fermarle. Anzi. Le forze dell’ordine sono spesso presenti nei miei servizi perché fanno parte del tessuto della città e lavorano egregiamente. Il problema è che anche quando vengono fermate, devono essere immediatamente rilasciate. Le difficoltà sono aumentate, poi, quando la legge Cartabia ha nei fatti depenalizzato questo tipo di reati”. Una situazione complicata anche per i lavoratori di Atm che sono quotidianamente obbligati ad operare in un ambiente caotico: “I dipendenti purtroppo non riescono a contenere il fenomeno. Loro non possono fare altro che avvisare i passeggeri del pericolo borseggi e provare a fermare chi scavalca i tornelli senza biglietto. Un deterrente più efficace è quello introdotto da Trenitalia: i loro addetti alla sicurezza appena vedono dei ladri chiamano immediatamente la Polfer”.
La consigliera del Pd Romano e la polemica politica
Un polverone sull’argomento si è alzato proprio in questi giorni anche a causa di dichiarazioni contrastanti da parte della classe politica, ma Staffelli preferisce non esprimersi in merito: “Lascio parlare i telespettatori di Striscia la notizia, perché proprio su questo tema abbiamo lanciato un sondaggio ed è stato un plebiscito: per il 99% dei votanti la consigliera Romano ha detto “una stronzata”, come sostenuto da Rocco Tanica, tastierista del gruppo Elio e le Storie Tese, quando ha scritto che “quest’abitudine di filmare persone sorprese a rubare sui mezzi Atm di Milano e di diffondere i video su pagine Instagram con centinaia di migliaia di followers è violenza, ed è molto preoccupante. […] Le cittadine e i cittadini che sanno davvero che cos’è il senso civico alzino la voce e invitino a spegnere le fotocamere”.