Oggi venerdì 17 marzo 2023 ricomincia il processo per l’omicidio di Saman Abbas, davanti alla Corte d’Assise di Reggio Emilia: Shabbar, il padre della diciottenne uccisa a Novellara sterà processato per omicidio in Italia.
Shabbar processato in Italia
Per lui, che oggi è detenuto in Pakistan, è stato riunito il procedimento al processo per gli altri quattro imputati. L’Avvocato Simone Servillo che difende i genitori della vittima, dice che Shabbar vorrebbe partecipare al processo in corso in Italia. La decisione è stata presa oggi dalla Corte d’Assise di Reggio Emilia, una volta che il legale dell’uomo ha comunicato la sua intenzione.
Come spiegato da lui stesso, la richiesta è arrivata all’Avvocato Simone Servillo, via email dal collega pakistano che assiste il padre di Saman Abbas in patria, che ha fatto presente la sua volontà di essere coinvolto nel procedimento italiano.
Servillo, assistente di Shabbar Abbas e Nazia Shaheen ha detto: “Oggi c’è una manifesta volontà da parte di Shabbar Abbas di essere presente, tant’è vero che la mail inviata dal collega pachistano dice chiaramente di partecipare e, addirittura, all’udienza di ieri in Pakistan lui ha dato il consenso ma, disgraziatamente, come dice il collega, non c’era nessuno a rappresentare l’Autorità italiana. Questo è quanto scrive il collega pachistano”. L’intervento è servito per “mettere la Corte al corrente di questa comunicazione” fatta dall’altro avvocato, dato che, ieri era emersa una dichiarazione del padre di Saman in cui non avrebbe prestato il consenso di partecipare all’udienza in Italia. Servillo invece afferma: “Non corrisponde a verità che Abbas avrebbe detto ‘No, non voglio partecipare’“.
Pertanto ha fatto presente: “I funzionari gli hanno chiesto se volesse collegare e ha chiesto tempo, poi ha sciolto riserva. Ma nel frattempo non c’era più possibilità tecnica. Lui vuole partecipare in video, ma ci sono difficoltà oggettive perché lui è detenuto all’estero. Se oggi fosse stato predisposto videocollegamento lui sarebbe qui“.
Shabbar Abbas estradizione, il rinvio continuo delle udienze
Come è noto da tempo, l’Italia ha chiesto l’estradizione di Abbas ed è in corso davanti alla Corte Suprema di Islamabad la procedura per discuterla. Al momento però nessuna decisione è arrivata dal Pakistan, dove le udienze vengono rinviate continuamente. L’ultimo rinvio è proprio di ieri. In tale udienza avrebbero dovuto decidere sull’estradizione dell’uomo verso l’Italia e inoltre, sul rilascio su cauzione chiesto dai suoi legali. È stata programmata una nuova udienza, che avrà luogo il prossimo martedì 21 marzo 2023.
Per l’omicidio compiuto a Reggio Emilia nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio del 2021, nei confronti di Saman Abbas, sono cinque gli imputati. Tutti sono parenti della diciottenne pakistana: Shabbar Abbas, la mamma Nazia Shaheen, ancora latitante, lo zio Danish Hasnain, e i due cugini Nomanhulaq Nomanhulaq e Ikram Ijaz. Oggi, davanti alla Corte di Assise, verranno ascoltati i testimoni dell’accusa, portata avanti dal Procuratore Gaetano Calogero Paci e il PM Laura Galli: si tratta dei Carabinieri che hanno fatto le indagini.
A margine dell’udienza ha parlato anche l’Avvocato Barbara Iannuccelli, che assiste il fidanzato di Saman, insieme all’Avvocato Claudio Falleti come parte civile: “I genitori del fidanzato Saqib ricevevano spari intorno alla casa in Pakistan ogni volta che Saqib rilasciava interviste. Per questo motivo chiediamo che i suoi genitori siano portati in Italia“. Saqib sporgerà una nuova denuncia per quanto dichiarato da Shabbar Abbas dal Pakistan, che riguardano i 20mila euro che Saqib avrebbe percepito per far sparire Saman.