Al Pozzo di San Patrizio è legata un’antica leggenda. Anticamente, questa costruzione era chiamato “Pozzo della Rocca”. Il nome attuale si rifà proprio ad una leggenda irlandese.
Scopriamo dunque qual è e come visitare questa storica struttura.
Pozzo di San Patrizio Orvieto, quando venne costruito e per quale ragione
Il celebre Pozzo di San Patrizio si trova in Umbria, nell’incantevole paesaggio del borgo di Orvieto, in provincia di Terni. Questa località è considerata uno dei borghi più belli d’Italia, in quanto, ricco di capolavori e luoghi di interesse storico, tra cui il Duomo, la città sotterranea e il famoso Pozzo di San Patrizio.
Oggi il Pozzo, infatti, è uno dei più importanti luoghi d’interesse di Orvieto e dell’intera Regione, e attira ogni anno migliaia di turisti che, come da tradizione, gettano una monetina al suo interno.
Questa costruzione, risale al XVI secolo, quando Papa Clemente VII ne ordinò la sua realizzazione con l’intento di creare un rifornimento d’acqua in caso di assedio. Il compito di progettarne la struttura venne affidato all’architetto Antonio Sangallo il Giovane che, tramite un espediente ingegnoso riuscì a mettere in atto un meccanismo per la raccolta dell’acqua, che avveniva attraverso l’utilizzo di muli.
Nel corso dell’Ottocento, poi, il Pozzo venne metaforicamente pensato dai fedeli come un luogo in cui redimersi dai propri peccati e raggiungere il Paradiso.
La leggenda del Pozzo di San Patrizio
Come già anticipato, il pozzo era inizialmente chiamato “Pozzo della Rocca”, tuttavia, durante l’Ottocento assunse il nome attuale di “Pozzo di San Patrizio”. Furono i frati del Convento dei Servi a decidere di dedicare la struttura al Santo Patrono dell’Irlanda, ispirandosi ad un’antica leggenda.
La leggenda narra che San Patrizio usasse andare a meditare in una caverna, situata su un isolotto di Station Island nella contea di Donegal nella Repubblica d’Irlanda e vicino al lago Lough Derg. A quei tempi era credenza comune che questa caverna fosse anche il simbolo della porta di accesso al Paradiso e pare che proprio San Patrizio incoraggiasse i fedeli a spingersi all’interno della cavità e a raggiungerne il fondo così da poter espiare i propri peccati terreni e accedere al Regno di Dio.
Traendo ispirazione da questa legenda e dalla somiglianza del percorso da seguire, il pozzo di Orvieto venne dedicato, dunque, a San Patrizio tanto che oggi, con l’espressione “Pozzo di San Patrizio”, si suole indicare generalmente una “riserva misteriosa e sconfinata di ricchezze”.
Quando visitare il Pozzo di San Patrizio a Orvieto: orari e prezzi dei biglietti
Il Pozzo di San Patrizio, situato nel borgo di Orvieto, è visitabile tutti i giorni. L’ingresso è possibile solo acquistando il biglietto. È possibile acquistare il ticket di entrata al Pozzo, sia direttamente sul posto che online, al costo di 5 euro.
Sono previste, inoltre, delle agevolazioni per i ragazzi fino a 18 anni, gli studenti universitari fino a 25 anni, gli over 65, i gruppi di minimo 6 persone e i soci Touring Club, FAI e i disabili, per i quali, il costo del biglietto è di 3,50 euro. Per i bambini fino a 6 anni, invece, l’ingresso è gratuito.
All’interno del pozzo, inoltre è possibile effettuare anche delle visite guidate della durata di circa 60 minuti, ma solo prenotando preventivamente il servizio.
Per quanto riguarda la posizione della struttura, il Pozzo di San Patrizio si trova precisamente a Piazza Cahen, in Viale Sangallo. Per raggiungere questo luogo di interesse è possibile usufruire funicolare, attiva ogni 10 minuti, al costo di 1 euro.
La preghiera di San Patrizio
“Io, Patrizio, vado avanti per la mia strada,
sostenuto dalla forza di Dio.
La potenza di Dio mi protegge, la saggezza di Dio mi guida.
L’occhio di Dio mi indica la via,
l’orecchio di Dio è testimone delle mie parole.
Le parole di Dio siano sulle mie labbra,
la mano di Dio mi sostenga,
si apra dinanzi a me la via che conduce a Dio,
lo scudo di Dio mi difenda,
l’armata invisibile di Dio mi salvi dalle insidie del demonio,
dai difetti che mi imprigionano,
da tutti coloro che mi vogliono ingannare.
Durante il mio viaggio, breve o lungo,
da solo o accompagnato da molti, Cristo mi protegga sulla mia via,
perché una messe abbondante sia il frutto della mia missione.
Cristo davanti a me, Cristo dietro di me,
Cristo sotto e sopra di me, Cristo dentro e di fianco a me,
Cristo attorno a me dappertutto, Cristo con me mattino e sera.
Cristo nel cuore di chi pensa a me, Cristo sulle labbra di chi parla di me,
Cristo nello sguardo di chi mi guarda, Cristo negli orecchi di chi mi ascolta.”