Naver è tra i rapper e trapper più attivi della nuova scena in mezzo a nomi come Scianni. Ha già all’attivo featuring europei e americani ed ora, anche grazie a questo meltin pop, torna con un nuovo singolo intitolato “No Shiesty”. Il senso di questa produzione e le emozioni del percorso che sta seguendo le ha raccontate in diretta a “Bagheera”, condotta tutti i giorni dal lunedì al venerdì in pieno drive-time dal cantautore Bussoletti e il sabato nell’edizione serale dalle 20 alle 22 per il “Bagheera Saturday Night Show”. Ecco i passaggi più importanti della loro chiacchierata.

Naver, sul successo di “Via Libetta”

“E’ stata una cosa pazzesca e non me l’aspettavo. 11 milioni di ascolti non li puoi preventivare ma credo che ci sia stato un mix di cose positive. Si tratta di un luogo che per diverse generazioni di romani è importante e poi la traccia evidentemente spaccava come pensavamo noi in studio. Adesso però non mi faccio mai aspettative proprio perché ogni canzone è come un figlio per me e quindi, a prescindere da quel che combinerà, sono sempre orgoglioso del lavoro svolto da me e dal mio team e di ciò che butto fuori. Credo che i numeri o le riconoscenze siano una conseguenza dell’impegno e della dedizione.”

Sul senso del nuovo singolo

“Ho scelto di usare come titolo “No Shiesty” perché è un’espressione che cerca di giocare con lo slang americano per riferirsi a una persona non timida, che non si fida del mondo esterno e che a maggior ragione non vuole approfittarsene. Che valore do alla timidezza? Beh, è qualcosa di umano perciò non la condanno, sono sicuro però che quest’ultima penalizza molte volte le nostre sorti poiché ci ingabbia e non ci rende liberi di agire secondo il nostro istinto, è come una catena.”

Sulle collaborazioni internazionali

“Ormai inizio ad avere diverse collaborazioni con rapper europei e americani. E’ per questo che la musica spacca, perché rende facile unirsi e collaborare con persone che magari manco non parlano la tua lingua ma hanno i tuoi stessi gusti. E’ tutto inimmaginabile e questo dà vita a progetti mega originali con un suoni tutti nuovi. In passato non è stato comune vedere collaborare rapper di diversi paesi in ambito emergente. Noi siamo diversi. Io preferisco di più la musica fuori dall’Europa per un discorso di sound e lyrics a cui sono molto affezionato e perché è un confronto da cui cresco sempre.”

Naver, sul rapporto con i critichi dei suoi testi

“I critici d’arte giudicano i quadri? Da noi è diverso. A me sembra che molto spesso la musica venga criticata da chi non la vive e non la conosce, non ne conosce le usanze e nemmeno generi, sottogeneri e altro. Ecco perché sono convinto che sia inutile polemizzare sulle cose solo per i testi quando la musica è un’alchimia fatta anche di voci e melodie.”

Sul peso di Trastevere

“Qualcuno aveva detto che un albero può crescere in altezza se ha radici ben piantate a terra. Trastevere è dove io sono nato e cresciuto e rappresenta il punto da cui salirò verso il cielo.”

Ecco il link del podcast dell’intera intervista di Naver:

https://www.radiocusanocampus.it/it/naver-no-shietsy

Ecco il video di “No Shietsy” di Naver: