Riccardo Rossi attore, carriera, teatro e tanto altro per questo personaggio dai mille volti che torna al Teatro Parioli di Roma, sede di tanti anni anche del Maurizio Costanzo Show, dopo il successo di “W le donne: tutte le donne della nostra vita” uno spettacolo dedicato all’universo femminile andato in scena proprio in occasione della giornata mondiale della festa delle donne, con un altro spettacolo in cui interpreta una carrellata di personaggi diversi e in cui impagina in un unico spettacolo vent’anni di carriera, portando sul palco i suoi innumerevoli ritratti di persone e situazioni analizzate nel suo modo assolutamente visionario e dissacrante: “Riccardo Rossi On Stage” che presenta, raccontando anche le sue esperienze lavorative, su Radio Cusano Campus nella trasmissione “Che Musica Maestro” con Arianna Caramanti e Lele Martinelli.

Riccardo Rossi: attore, carriera, teatro e tanto altro.

Riccardo Rossi, attore, carriera, teatro ma anche televisione: non tutti sanno che l’attore mosse i primi passi interpretando un cadetto nel film “College” di Castellano e Pipolo del 1984 ma che ad oggi fa anche molta televisione. Tutti lo ricordano a Buona Domenica ma anche a Forum e recentemente ne “Il cantante mascherato” dove si è aggiudicato la terza posizione.

“E’ quasi più divertente il retroscena de Il cantante mascherato, ci si veste tutto di nero con addirittura una visiera e quindi ci si ritrovava fuori dall’Auditorium con gli altri tutti vestiti di nero e non si capiva chi si aveva vicino ed è molto divertente, un programma davvero ben fatto. Mi sono trovato davvero bene con i tutor, è stata una squadra strepitosa.

Sui reality show

“I reality show non fanno per me, non ho mai pensato nemmeno di partecipare a Pechino Express al quale in tanti sognano di prender parte: amo troppo le comodità sin da quando sono piccolo, non ce la farei a dormire a bordo delle strade o essere ospitato in una casa magari sporca… Al Gf Vip dico: per carità! Dormire in una camerata come nemmeno quando si fa il militare o litigare per mangiare… Ma per carità!”

Il rapporto con i registi

“Alessandro D’Alatri è il regista con il quale ho lavorato di più e quindi con lui c’è un bel rapporto di familiarità che ancora conservo perché ci sentiamo e ci frequentiamo. L’esperienza che però ho ancora nel cuore è sicuramente quella fatta con Dino Risi quando girammo il film “Il vizio di vivere” nel 1988 a Genova: quando stavamo finendo il film gli scrissi una lettera per ringraziarlo e gliela portai nell’albergo avanti al mio in cui risiedeva; fu una bella scuola lavorare per lui, molto interessante ed importante nonostante il distacco che aveva anche nei confronti dei suoi attori.”