Chi può andare in pensione a 58 anni? Quanto prende di pensione un caregiver? Quando può andare in pensione un caregiver che assiste anziani e disabili legge 104? L’Ente nazionale di previdenza sociale, prevede l’applicazione di particolari misure agevolative rivolte ai caregiver.
Si tratta di nuove e vecchie disposizioni normative, qualcuna è stata introdotta nel 2023, altre invece, sono state solo rinnovate per l’anno corrente. A ogni modo, il riferimento cade su coloro che si occupano in primo piano dell’assistenza di un familiare disabile. La norma prevede, infatti, l’accesso a un trattamento economico previdenziale scavalcando le regole ordinarie di pensionamento.
Dunque, i caregiver in presenza di uno o più requisiti a seconda dei casi, possono accedere alla pensione anticipata secondo quanto stabilito in tre misure previdenziali, quali: APE sociale, Quota 41 precoci e Opzione donna.
Pensione a 58 anni caregiver legge 104
I caregiver possono richiedere il pensionamento a partire da 58 anni. A riguardo, si precisa sin da subito che, i requisiti non sono uguali per tutti, ma cambiano a seconda delle diverse condizioni previste dalla misura per cui si richiede l’accesso
Nel merito, l’INPS ha chiarito l’aspetto legati alle condizioni per l’anticipo pensionistico Ape sociale previsto per i caregiver, infatti, nella pagina dedicata al prepensionamento, si legge:
“coloro che assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti, e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni”.
I caregiver, che si occupano dell’assistenza del familiare disabile grave ricevono condizioni particolari per il prepensionamento. A ogni modo, il trattamento economico si ottiene raggiungento 63 anni di età e 30 anni di contributi.
Per le lavoratrici viene applicato un anno di sconto anagrafico per ogni figlio fino a un massimo di due.
Attenzione, la domanda per l’accesso all’anticipo pensionistico Ape sociale, scade il 30 marzo 2023.
Opzione donna 2023, le caregiver vanno in pensione a 58 anni, ecco come
L’Ente nazionale della previdenza sociale, nella circolare numero 25 ufficializzata in data 06 marzo 2023, ha disposto le nuove regole per la misura anticipata Opzione donna. In particolare, per le lavoratrici caregier, la norma recita:
“Assistono, alla data di presentazione della domanda di pensione e da almeno sei mesi, il coniuge o la parte dell’unione civile o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, o un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori, il coniuge o l’unito civilmente della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti oppure siano deceduti o mancanti”.
La pensione anticipata Opzione donna, si ottiene perfezionando un requisito anagrafico di 60 anni, a cui può seguire l’applicazione di un regime ridotto in virtù della prole. In particolare, scatta la diminuzione anagrafica di un anno per figlio nel limite massimo di due anni. Pertanto, le lavoratrici possono richiedere l’accesso al trattamento economico a partire dall’età di 58 anni, con 35 anni di contribuzione, se perfezionati entro e non oltre il termine ultimo del 31 dicembre 2022.
La misura è stata rinnovata e modificata nella legge di Bilancio 2023, attualmente operativa fino al 31 dicembre 2023. Le lavoratrici che aderiscono al pensionamento anticipato con Opzione donna ricevono un assegno pensione calcolato con il sistema contributivo.
Pensione Quota 41 precoci per caregiver
La pensione Quota 41 precoci per caregiver, è una prestazione economica richiesta dai lavoratori che hanno lavorato prima del 19° anno di età, quindi, possono far valere 12 mesi di anzianità effettiva. I lavoratori precoci che rientrano nelle condizioni dettate dalla normativa, possono pensionarsi con 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini, maturati entro il 31 dicembre 2026.
Nel merito, l’INPS ha chiarito l’aspetto legati alle condizioni per l’accesso alla pensione Quota 41 per i caregiver, infatti, nella pagina dedicata al prepensionamento, si legge:
“Assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto 70 anni oppure siano affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti”;
La richiesta della pensione Quota 41 precoci dovrà essere anticipata dalla domanda di certificazione del diritto alla pensione da presentare entro il 1° marzo di ciascun anno.