Sono oltre 400 le vittime del ciclone tropicale Freddy che si è abbattuto durante il fine settimana in Malawi, Mozambico e Madagascar.
Ciclone Freddy, migliaia sfollati e centinaia di vittime fra Malawi e Mozambico
Il ciclone Freddy è atterrato per la prima volta in Africa alla fine di febbraio. La tempesta si è ora dissipata, ma si prevede che le forti piogge continueranno in alcune parti del Malawi e probabilmente causeranno ulteriori inondazioni intorno alle aree costiere del lago, secondo quanto riporta una nota il ministero delle risorse naturali e del cambiamento climatico.
Il ciclone mortale ha battuto i record per la tempesta più duratura del suo genere dopo essere atterrato in Mozambico per la seconda volta, più di due settimane dopo la prima. Più di 22.000 persone sono state sfollate a causa della tempesta tropicale, secondo Radio Mozambico.
Il timore di autorità e soccorritori è che la fine delle raffiche di vento e pioggia sia solo il preludio di una crisi più ampia, con un effetto domino già visto per altre calamità naturali.
Giovedì il presidente del Malawi Lazarus Chakwera ha visitato l’ospedale Queen Elizabeth e ha pregato con le vittime delle inondazioni. La tempesta ha ferito almeno 700 persone in Malawi all’ultimo conteggio.
Le autorità malawiane hanno dichiarato il lutto nazionale per 14 giorni. Lo stesso Malawi, lo Zimbabwe e soprattutto il Mozambico erano stati travolti nel 2019 da Idai, con un conteggio finale di oltre 1000 vittime e danni per miliardi di dollari su alcune delle economie più fragili della regione.
Nell’indice di vulnerabilità ai cambiamenti climatici elaborato dall’università statunitense di Notre-Dame, il Mozambico è 156esimo su 180 Paesi.
Msf: “Rischio colera in Malawi”
“Ci sono molte vittime – feriti, dispersi o morti e il numero aumenterà solo nei prossimi giorni“, ha dichiarato Guilherme Botelho, coordinatore del progetto di emergenza a Blantyre per Medici Senza Frontiere. Il Malawi, che ha combattuto un’epidemia di colera, è a rischio di una recrudescenza della malattia, ha detto Botelho, “soprattutto perché la copertura vaccinale a Blantyre è molto scarsa“.
L’organizzazione umanitaria ha sospeso i programmi di sensibilizzazione per proteggere il proprio personale da inondazioni improvvise e smottamenti, ma sta sostenendo i soccorsi per il ciclone in un ospedale locale.