L’odierna seduta del Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto con cui si fa ripartire il cantiere del Ponte dello Stretto ed ha approvato il disegno di legge dell’autonomia differenziata. Due fiches tutte del governo Meloni sulle quali, l’esecutivo, aveva promesso di accelerare.

Autonomia differenziata: ok in Cdm

L’autonomia differenziata è una delle riforme messe in agenda dal governo. Su cui, specialmente la Lega, aveva giocato gran parte della campagna elettorale. È proprio del carroccio il Ministro che si è occupato della riforma ed è lui, parliamo di Roberto Calderoli, a rilasciare le prime dichiarazioni dopo il Consiglio dei Ministri che ha votato l’approvazione. Così il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie:

C’è il via libera definitivo e unanime del Consiglio dei ministri all’autonomia differenziata, il cammino della riforma procede. Ora il disegno di legge si appresta ad imboccare la strada verso l’esame del Parlamento, che sarà quindi pienamente coinvolto in questo percorso. in seguito all’approvazione del disegno di legge di attuazione dell’autonomia differenziata da parte del Consiglio dei ministri.

Poi aggiunge:

L’Italia ha una storica occasione di rinnovamento strutturale che va affrontata senza pregiudizi o ideologie, ma con pragmatismo e consapevolezza. Il mio obiettivo – dice ancora l’esponente leghista – è far correre il nostro Paese come un treno ad alta velocità, superando i divari che il centralismo attuale ha cristallizzato e permettendo a tutti di migliorare nel segno dell’efficienza, dello sviluppo, della trasparenza e della responsabilità. È una sfida per il futuro e la modernità, che possiamo e dobbiamo cogliere nell’interesse dei cittadini.

Il Ministro ha sottolineato la parlamentarizzazione del progetto delle Autonomia quindi, come si evince dalle parole, alla possibile voce in capitolo che potranno avere le componenti parlamentarie anche di opposizione. Chissà se basterà a placare le polemiche su una riforma ampliamente criticata non solo dalle opposizioni ma anche, e soprattutto, dai governatori di alcune regioni del Sud.

Ponte sullo stretto: approvato il decreto

L’altro risultato importante è quello relativo al Ponte sullo Stretto. A commentarlo è sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Alessandro Morelli. Le sue parole:

Un risultato storico, ottenuto solo dopo cinque mesi, che darà all’Europa una piattaforma logistica naturale verso Suez e l’Africa che permetterà di collegare Palermo con Berlino. Finalmente, dopo gli anni di lacune della gestione della sinistra – prosegue Morelli – grazie soprattutto al lavoro del ministro dele Infrastrutture Matteo Salvini, il governo con il decreto approvato oggi dal Consiglio dei ministri, realizzerà il ponte sullo Stretto. Un’opera green e strategica per tutto il paese che così avrà trasporti ferroviari rapidi da Bolzano a Palermo. Un successo che metterà la Sicilia e l’Italia al centro dell’Europa.

Il Ministero delle Infrastrutture guidato da Matteo Salvini ha, contestualmente, annunciato la rinascita della Società Stretto di Messina che avrà una nuova governance. Si legge che:

È prevista una solida partecipazione del Mef (Ministero Economia e Finanza) e del Mit (Ministero Infrastrutture e Trasporti) a conferma dell’importanza che il governo attribuisce al collegamento stabile tra Calabria e Sicilia.

Il Mit rende noto che si riparte dal progetto definitivo del 2011 che verrà adeguato alle nuove norme tecniche, di sicurezza e ambientali.