Bansky opera fattoria. Distrutta per errore un’opera di Bansky. E’ successo nel Kent, in Inghilterra, dove è stata demolita una vecchia fattoria abbandonata nella località balneare di Herne Bay, e inevitabilmente è andata persa un’opera d’arte dell’ormai quotatissimo artista di strada Bansky che l’aveva realizzata proprio sulla struttura della fattoria che ora non esiste più. Lo ha reso noto il Guardian. Il murale dell’artista e writer, misterioso di Bristol che era tornato a lasciare traccia di se nel sud della natia Inghilterra con un’opera a metà strada fra intimismo lirico e denuncia dell’abbandono, che era intitolato “Morning is Broken” (la mattina è rotta) e raffigurava il profilo nero di un bambino e di un gatto alla finestra, come nel negativo di una foto, tracciato su ciò che restava di una fattoria semi demolita a Herne Bay, nella contea del Kent. Il bambino era intento ad aprire delle tende fatte di lamiera ondulata. Peccato che ad essersi rotta (come diceva il titolo quasi fosse una premonizione), ormai è l’intera opera d’arte che, a quanto pare, la ditta incaricata della demolizione aveva notato, ma non ne conosceva la provenienza e di conseguenza il valore. L’opera in questione era apparsa solo ieri, il 15 marzo proprio sulla finestra della fattoria che si trovava nella contea del Kent, nel sud dell’Inghilterra ma già non ce n’è più traccia. Era stato dipinto su una finestra sbarrata di una fattoria in disuso nella Blacksole Farm a Herne Bay.  L’opera era stata rivendicata da Bansky ed è la seconda volta quest’anno che succede. La scoperta del graffito, fra i residui della derelitta Blacksole Farm, era rimbalzata sul web e sui media del Regno Unito. La paternità era stata poi confermata dal medesimo Banksy sul suo profilo Instagram. Sotto al post molti i commenti di chi si chiede come mai sia stata distrutta un’opera del genere e perché non sia stata protetta portandola in qualche museo o in qualche posto dove poteva essere ammirata. “la tempistica di quando il muro è stato taggato rispetto a quando è stato rimosso suggerisce che i messaggi importanti sui bambini vengono spesso coperti velocemente o dimenticati”, scrive uno degli utenti.

Distrutta opera di Bansky, demolita insieme alla fattoria che era ormai in disuso.

L’artista di strada, infatti, è tornato a rivendicare la paternità di un nuovo lavoro sul suolo inglese, dopo l’opera  scoperta il 14 febbraio scorso, per il giorno di San Valentino, opera contro la violenza sulle donne comparsa sul muro della cittadina inglese Margete. Il titolo del dipinto ormai distrutto come si diceva era Morning is Broken ed è il secondo lavoro autenticato da Banksy quest’anno sul suo account Instagram, entrambi situati nel Kent. Il nome dato all’opera, Morning is broken, voleva essere probabilmente un gioco di parole rispetto all’espressione inglese Morning has Broken (Il mattino è spuntato).  Fatto sta che il nome sembrava già una profezia vista la fine che ha fatto l’opera. La ditta incaricata della demolizione e il proprietario della fattoria intanto hanno dichiarato di essere stati completamente all’oscuro del valore e della provenienza dell’opera. Soprattutto nessuno aveva immaginato chi potesse averla realizzata: “Non avevamo idea che fosse un Banksy. Mi ha fatto star male averlo saputo dopo, alla fine eravamo tutti molto dispiaciuti”, ha dichiarato uno dei responsabili della ditta. Questa non è la prima volta che un’opera di Bansky viene rimossa: solo un mese fa è accaduta la stessa cosa a Margate, altra città balneare del Kent. In quel caso è successo alla realizzazione dell’artista dal titolo “Valentine’s Day Mascara”, che era incentrato sul tema della violenza domestica nell’ambito della lotta agli abusi contro le donne e raffigurava l’immagine di una casalinga degli anni ’50, con un grembiule blu e guanti gialli per i piatti, con un occhio gonfio e senza un dente, che è stata vista spingere il suo partner dentro un congelatore orizzontale. Nell’opera, il congelatore è un vero elettrodomestico. L’installazione era stata sì rimossa per ben due volte dal luogo dove era collocata, ma per fortuna poi è stata successivamente trasferita in un parco della stessa città, tant’è che ora resta accessibile a quanti desiderino ora vederla.