“Una battaglia comune di tutte le opposizioni” è quella sul salario minimo, “e io sono disposta da subito a ragionare di come cambiare la nostra proposta per trovare una direzione unitaria”. Lo ha detto Elly Schlein al congresso della Cgil durante il confronto con Conte, Calenda e Fratoianni. La segretaria dem ha poi sottolineato come “la fase che sta vivendo questo paese è sicuramente preoccupante”.
E ha aggiunto:
Nelle elezioni del 25 settembre che hanno visto la nostra sconfitta, come opposizioni, si è registrato il più alto tasso di astensione e chi sta rinunciando al voto sonole fasce più povere del paese. Siamo qui a capire come possiamo riuscire ad evitare che molte persone pensino che la politica non serve più a migliorare le loro condizioni di vita.
Salario minimo, Conte: “Una battaglia da sempre del M5s”
Il leader del M5S Giuseppe Conte ha proposto un patto tra le opposizioni partendo proprio da proposte concrete come quella sul salario minimo che è “una battaglia da sempre del M5S”.
Salario minimo, scuola, sanità e aggiungo una patrimoniale sui super ricchi che non è una cosa estremista. Questo dobbiamo proporre da domani in Parlamento e nel Paese, da qui possiamo ricostruire la fiducia.
Ha affermato il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni. Carlo Calenda tuttavia non ci sta e dichiara:
Le nostre tre proposte sul salario minimo divergono. Potrei governare con le persone che sono qua? No.
Poi un botta e riposta sul Jobs Act:
Tutto ciò che ha rappresentato il jobs Act è stato un fallimento.
Ha attaccato il leader pentastellato. La replica del leader di Italia Viva non si è fatta attendere:
Non è vero che non ha creato posti di lavoro.
Elly Schlein al congresso Cgil: “Chiudiamoci in una stanza a parlare”
“Penso che dobbiamo proseguire il confronto su tutti i contenuti per essere più efficaci nel nostro ruolo di opposizione”, ha affermato la segretaria del Pd a Conte, Calenda e Fratoianni dal palco, iinvitando i leader di M5s, Terzo Polo e Avs a vedersi anche dopo:
Chiudiamoci in una stanza, anche fino a notte fonda, per trovare qualcosa da fare insieme.
Tuttavia Calenda ha escluso una nuova ‘”foto di Vasto” che possa prefigurare un’alleanza:
A me quello che interessa oggi è di parlare di questioni che sono attinenti allo Stato sociale, al welfare, alla sanità, al salario minimo, alla contrattazione collettiva. Non siamo qua per nessuna foto di Vasto, non c’è nessuna alleanza. Pd e M5s sono una cosa, noi siamo una cosa diversa, non perchè mi stanno antipatici, ma perchè abbiamo idee diverse sul 90% dell’agenda politica.