Giorgia Meloni ha incontrato a Palazzo Chigi alcuni dei superstiti della tragedia di Cutro, oltre ai parenti delle vittime. Presenti al summit anche i mediatori dei migranti, che si sono occupati delle traduzioni. In compagnia della premier c’erano il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.
La delegazione era composta da una trentina di persone: ad accompagnare il gruppo a Roma un C-130 dell’Aeronautica militare, giunto nella Capitale dalla Calabria. Poi il tragitto fino a Palazzo Chigi, a bordo di un autobus messo a disposizione dalla polizia. L’incontro è durato circa un’ora: Meloni ha chiesto ai migranti cosa potesse fare per aiutarli concretamente. Questi ultimi hanno rinnovato il loro invito a procedere nel recupero di quelle vittime ancora non restituite dal mare alle famiglie.
Alcuni dei presenti hanno chiesto alla presidente del Consiglio di permettere a chi è sopravvissuto di ricongiungersi con i propri cari, anche all’estero. A questa istanza Meloni non ha potuto rispondere, dicendo di “non poterlo fare a nome di altri Paesi”. La premier ha concesso però di veicolare la richiesta dei migranti ai leader europei, in occasione del vertice della settimana prossima a Bruxelles.
Meloni incontra i superstiti di Cutro, la premier ha chiesto ai migranti se fossero consapevoli dei rischi delle traversate nel Mediterraneo
Secondo chi ha assistito al vertice, tenutosi nella Sala verde in forma privata e a porte chiuse, l’atmosfera dell’incontro sarebbe stata serena, tra strette di mano e persino qualche selfie. La presidenza del Consiglio parla di “un clima emozionato e commosso”. Davanti alle famiglie dei superstiti, il capo dell’Esecutivo ha confermato il suo impegno nel recuperare quel che resta dell’imbarcazione, rimasta incagliata in fondo al mare. Nel barcone potrebbero trovarsi ancora imprigionate delle salme.
Meloni ha poi chiesto ai profughi se siano consapevoli dei rischi legati alle traversate nel mar Mediterraneo: gli afghani presenti hanno spiegato di essere stati abbandonati in un Paese “dove non si può vivere” e dal quale “è naturale desiderare fuggire”. Secondo le informazioni di Palazzo Chigi, la premier ha infine “ribadito la linea del governo” nella lotta contro “i trafficanti di esseri umani, “al fine di evitare altre tragedie”.