Alcune banche dell’Eurozona potrebbero essere “vulnerabili” all’aumento dei tassi di interesse: è l’avvertimento del vice presidente della Bce Luis de Guindos, rivolto direttamente ai ministri delle Finanze dell’Unione Europea durante la loro partecipazione all’Ecofin tenutosi a Bruxelles.

Parlando ai ministri europei sulle condizioni delle banche dell’Ue dopo il crollo di Svb, de Guindos avrebbe rassicurato sull’esposizione degli istituti dell’Eurozona, invitando però a non abbassare la guardia. In un comunicato dell’Istituto centrale, nel frattempo, la Bce ha confermato l’intenzione di alzare i tassi d’interesse dello 0,5%. Il tasso sui rifinanziamenti principali schizza al 3,50%, mentre quello sui depositi al 3% e quello sui prestiti marginali al 3,75%. La Banca centrale va fino in fondo nonostante le turbolenze che stanno scuotendo i mercati e la crisi del Credit Suisse.

L’inflazione dovrebbe rimanere troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato. Pertanto, il Consiglio direttivo ha deciso oggi di innalzare di 50 punti base i tre tassi. L’elevato livello di incertezza accresce l’importanza di un approccio fondato sui dati per le decisioni del Consiglio direttivo, che saranno determinate dalle sue valutazioni sulle prospettive di inflazione alla luce dei nuovi dati economici e finanziari, dalla dinamica dell’inflazione di fondo ed all’intensità di trasmissione della politica monetaria.

Aumento tassi Bce: Milano accentua il calo, borse europee tengono

Nella sua nota a proposito del rialzo dei tassi, l’Istituto centrale sottolinea come il Consiglio direttivo della Bce “segue con attenzione le tensioni in atto sui mercati ed è pronto a intervenire ove necessario per preservare la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria nell’area dell’euro”.

Dopo le decisioni annunciate dalla Bce, le Borse europee dimostrano di reggere l’urto: Milano cede lo 0,16%, Parigi sale dello 0,38% e Londra dello 0,05%. I rendimenti dei titoli di Stato hanno virato in calo, con quello del Btp che scende a 4,07%. Lo spread resta attorno a 195 punti base. In calo anche l’euro, che scambia a 1,057 con il dollaro. Soffre anche il comparto bancario europeo, con l’indice Stoxx di settore che cede l’1%.