Questa lettera è arrivata in redazione, spedita per posta, il cui autore si firma con il solo nome. Pur non avendo potuto verificare l’identità del mittente, così come la veridicità di quanto sostiene sulla sua attività, e pur non condividendo alcuni suoi giudizi e valutazioni, Tag24.it ha deciso di pubblicarne in testo in modo integrale. In un contesto democratico si riconosce ad ognuno la possibilità di esprimere la sua opinione che può contribuire ad una corretta visione d’insieme della questione che si discute.
Allo stesso tempo, si riconosce il diritto di non condividere le tesi qui sotto riportate e che il giornale sarà lieto di riportare qualora i nostri lettori volessero scriverci il loro parere.
Scafisti chi sono? La testimonianza di Muhammad
Mi chiamo Muhammad, ho 34 anni e sono musulmano. Da quattro anni vivo in Italia, vicino a Bergamo, sono sposato con una tunisina e ho un figlio. Lavoro e studio nella facoltà di Relazioni internazionali e, se Allah vorrà, un girono finirò i miei studi.
Per tre anni ho guidato con altre persone alcune barche che hanno portato in Sicilia uomini, donne e bambini che volevano venire in Italia e in Europa. Non ho mai chiesto a nessuno di venir sulla barca che guidavo ma che non era la mia. Non sapevo chi era il proprietario. Ho fatto questo lavoro per aiutare mia madre e le mie tre sorelle. Ho fatto pù di dieci viaggi in mare e per due volte ho rischiato di morire in mare. Ho smesso di fare questo lavoro dopo la morte nelle acque di mio fratello Ibrahim, che Allah lo accolga con sé.
Quando ho smesso di fare questo lavoro avevo meno di mille euro perché tutto quello che ho guadagnato l’ho dato a mia madre e alle mie tre sorelle per vivere, per studiare e per il matrimonio. Non ho guadagnato molto, perché chi guadagna dai viaggi sono i proprietari delle barche e chi organizza i viaggi. Queste persone non salgono sulle navi e sono protette perché pagano la polizia per far partire le loro barche senza problemi. ù
Sui giornali e in tv quelli che aiutano le persone a venire in Italia vengono chiamati “trafficanti di morte” ma io credo di aver aiutato persone che arrivavano da terre lontane, che avevano viaggiato per mesi, che erano state in prigione che scappavano dai loro paesi in guerra. Io ho aiutato persone che cercavano una vita migliore, per loro stesse, per i loro figli e per aiutare i famigliari rimasti in Africa. Queste persone dopo viaggi lunghi e pericolosi hanno dovuto pagare molti soldi per attraversare il mare perché nessuno li accetta e li aiuta a venire in Europa.
Ho sentito un politico del governo italiano che diceva che per nessun motivo si può venire in Italia senza permesso. Ma ho letto che nel mondo ci sono ottanta milioni di persone di origine italiana, in paesi come il Brasile, l’Argentina, gli USA e tanti altri. Tutte queste persone erano emigranti legali, partiti con un contratto di lavoro già firmato? Gli italiani hanno invaso e conquistato quattro nazioni africane con l’esercito e l’aviazione, ma ora dite che dovete difendere i confini dalle donne e dai bambini? Pensate che se molti moriranno in mare, senza aiuti e senza un sepolcro, gli altri non li seguiranno più? Il fondo del mare è pieno di ossa, ma la gente dell’Africa continua a partire.
Ho sentito alla televisione la signora Meloni che diceva che la colpa dei tanti morti di questi giorni è di Frontex, perché non ha lanciato l’allarme. Per mesi, per anni ho sentito che le organizzazioni come Frontex non devono navigare nel Mediterraneo, ma ora sono accusati di non fare bene il lavoro di controllo e segnalazione? Lo stato italiano non ha una Guardia costiera, non ha un servizio di pattugliamento sui mari?
Quale legge di Dio o degli Uomini ha mai vietato di salvare persone innocenti, donne e bambini, che si trovano in mare alla deriva? I nostri fratelli, i nostri figli, non hanno il diritto di vivere? Non hanno diritto a vivere in un mondo senza miseria e guerra? Voi che dite di seguire la dottrina del Profeta Isa, Dio sia soddisfatto di Lui, perché non rispettate gli insegnamenti che per volere di Allah vi ha dato nel Santo Corano?
Il mare che ci unisce non è più un ponte, ma un cimitero. Nel giorno del Giudizio i morti risorgeranno e vi accuseranno davanti ad Allah e le vostre leggi e la vostra polizia non vi proteggeranno.
Sia Gloria a Dio, il Signore dei Mondi, il Clemente, il Misericordioso, che accolga quanti lo hanno venerato e sono morti per colpe non loro.
Ringrazio il mio amico Roberto che mi ha aiutato a scrivere in italiano questa lettera.
Salam alaikum.
Muhammad