Sabato a Milano si terrà una manifestazione a supporto dei diritti dei figli e delle figlie delle famiglie omogenitoriali. Nei giorni scorsi la Prefettura di Milano ha infatti inviato una circolare in cui si invita a fermare le trascrizioni dei certificati dei figli nati in Italia o all’estero da coppie gay. Da questo momento in poi, come in passato, solo il genitore con il legame biologico potrà essere riconosciuto come padre o madre. Alla decisione si aggiunge la bocciatura, da parte della commissione politiche Ue del Senato, del regolamento per il certificato europeo di filiazione per l’uniformazione delle procedure di riconoscimento dei figli in tutti gli stati membri dell’Unione.
Sabato a Milano la manifestazione per i diritti dei figli delle coppie gay. L’intervista ad Alessia Crocini
TAG24 ha raggiunto Alessia Crocini, presidente di Famiglie Arcobaleno – Associazione Genitori Omosessuali che insieme a Cig Arcigay Milano e I Sentinelli sfilerà sotto la Prefettura di Milano sabato 18 marzo.
Le decisioni degli ultimi giorni colpiscono duramente i diritti dei figli delle coppie omogenitoriali. Come vi sentite?
Le decisioni prese sono assolutamente in linea con le posizione dell’attuale Governo che aveva già dichiarato chiaramente quale sarebbe stata la sua posizione rispetto ai diritti civili delle persone LGBT. Non siamo sorpresi né stupiti, ma siamo comunque preoccupati. Dobbiamo però ricordare che lo stop dalle Prefetture arriva in un’Italia in cui questo tipo di certificati erano ammessi solo in alcune città. A leggere le notizie sembra che questa opportunità fosse possibile in tutto il Paese, ma non è così: Roma, ad esempio, non ha mai emesso neanche un certificato. Si tratta di una questione seria che andrebbe approfondita e comunicata nel modo corretto. Noi contavamo molto sulla decisione netta di Beppe Sala: Milano è una delle città con più famiglie omogenitoriali insieme a Roma. Quello che succede a Milano, poi, ha un’ampia risonanza internazionale: parliamo di una città internazionale e cosmopolita che ha i riflettori puntati addosso. Sono contenta però si sia acceso un riflettore sulla questione: in Italia manca una legge nazionale che riconosca alla nascita i figli e le figlie delle coppie dello stesso sesso.
Alessia Crocini prosegue, nel suo ragionamento, commentando il no della commissione politiche Ue al Senato all’adozione del testo sul certificato europeo di filiazione:
Riguardo questa decisione, il messaggio è ancora più grave: l’Italia non dice no solo ai figli e alle figlie delle coppie omogenitoriali italiane, ma anche a quelli delle famiglie europee. È una follia. Anche perché l’adozione di questo certificato non avrebbe cambiato minimamente la situazione delle coppie gay italiane e non avrebbe risolto i loro problemi. Lo scopo del certificato è quello di permettere la circolazione delle famiglie all’interno dell’Unione Europea così come riconosciute dal Paese di origine. Il risultato è che le famiglie Ue che arrivano in Italia vedranno scomparire, dal punto di vista legali, i figli.
Ha avuto modo di leggere le dichiarazioni fatte oggi dalla ministra Roccella sulle pagine del Corriere della Sera?
Sì, le ho lette. Le trovo ridicole e come al solito fuori asse e fuori fuoco. Primo: la maggior parte delle famiglie omogenitoriali sono formate da due donne ma a Roccella fa comodo dimenticarlo. Secondo: la ministra parla della gestazione per altri (Gpa) che è vietata in Europa per le coppie dello stesso sesso. Come farebbe quindi il certificato a sdoganare una cosa già vietata? Si tratta di affermazioni ridicole, ideologiche e omofobe. La ministra Roccella evidentemente ritiene che i bambini non possano avere due genitori dello stesso sesso ma debbano avere necessariamente un padre e una madre.
Lei usa il termine “Gestazione per altri”, mentre la ministra Roccella parla di “Utero in affitto”. Quale intento legge in questa scelta?
La ministra Roccella è offensiva nei confronti di migliaia di bambini del mondo che nascono grazie alla gestazione di sostegno e che, nel 90% dei casi, sono figli di coppie formate da uomo e donna. Io faccio un appello alle coppie eterosessuali italiane che sono diventate genitori grazie alla Gpa: smettete di nascondervi e lottate insieme a noi. Quando si offendano i padri gay si offendono migliaia di genitori italiani che si vergognano a dire di aver ricorso alla Gpa perché c’è un clima di caccia alle streghe. Quando una ministra – che dovrebbe rappresentare tutti, non solo alcuni – fa queste esternazioni dall’altra parte ad ascoltarla ci sono bambini e ragazzi ai quali arriva il messaggio “non dovevate nascere”.
Io credo che la ministra Roccella, che non sa nulla di Gestazione per altri, usi volutamente termini impropri per fare sparate propagandistiche. Le famiglie arcobaleno si recano negli Usa e nel Canada dove la pratica è regolamentata da leggi su cui lei non può intervenire. Io credo che la propaganda sia frutto sia dell’ignoranza quanto della malafede. Si vuole semplicemente spostare l’attenzione: mentre si dovrebbe parlare di diritti di minori e si porta l’attenzione sulle tecniche di procreazione assistita.
Secondo la presidente di Famiglie Arcobaleno, anche il tema dei possibili abusi è del tutto strumentale. Infatti:
Quando il Governo parla di abusi e racconta di storie di povertà in cui i bambini sono strappati dalle famiglie e venduti a catalogo parla di cose che esistono, sì, ma gli abusi esistono purtroppo in qualsiasi ambito. Facciamo qualche esempio: siccome esistono le spose bambine dovremmo abolire il matrimonio? Siccome 2 femminicidi su 3 avvengono nelle mura domestiche per mano di partner o ex partner, dovremmo abolire le relazioni eterosessuali? E ancora, dato che esiste il traffico internazionale di organi: è il caso di abolire trapianti e donazioni? Gli abusi si evitano e si limitano con le leggi e la regolamentazione, non con i divieti. Famiglie Arcobaleno ha, insieme all’associazione Luca Coscioni, depositato una proposta di legge per la gestazione per altri etica e solidale in Italia, quindi senza denaro. Esistono in Italia donne disposte a fare gravidanze di sostegno per altre coppie. Ci sono tante coppie etero che si stanno battendo per questa legge insieme a noi, ma non se ne vuole parlare e si preferisce la retorica. Quando la ministra Roccella parlerà della maternità lesbica vorrò sapere cosa pensa di queste donne che vengono da lei continuamente cancellate nonostante costituiscano la maggior parte delle famiglie arcobaleno.
Sabato 18 avete organizzato una mobilitazione a Milano insieme a Cig Arcigay Milano e I Sentinelli. Oltre al Pd aderirà qualche formazione politica?
Sì, ci saranno sicuramente altri partiti italiani come +Europa e Alleanza Verdi Sinistra. Ieri l’onorevole Marco Grimaldi ha fatto a proposito un bellissimo intervento. Sono sicura poi ci saranno altre adesioni.
Avete in programma altre azioni oltre la manifestazione?
Si, metteremo presto in campo altre azioni politiche.