Roberto Bolle fisico bestiale! Così lo definisce Anna Maria Prina, per oltre un trentennio Direttrice della Scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano e sua insegnante personale. L’occasione è l’uscita per Gremese Editore del libro “Incontro con la danza – Il mio lungo viaggio” in cui, con la collaborazione di Francesco Borelli, lo storico nome della danza racconta la sua vita in questo mondo dai primi studi ai risultati importanti come docente e non solo. I tanti spunti presenti nel libro li ha raccontati in diretta a “Bagheera”, condotta tutti i giorni dal lunedì al venerdì in pieno drive-time dal cantautore Bussoletti e il sabato nell’edizione serale dalle 20 alle 22 per il “Bagheera Saturday Night Show”. Ecco i passaggi più importanti della loro chiacchierata.
Roberto Bolle fisico, l’opinione della sua insegnante
“Se si capiva che Roberto fosse un predestinato? Era praticamente ovvio. Aveva una predisposizione naturale incredibile e poi era bello. Bello di viso, piedi belli, gambe belle. Diciamo che aveva di partenza un fisico bestiale che faceva già la differenza. Poi la sua grande voglia di studiare e migliorarsi e, spero, il nostro impegno ad affinarne il talento hanno fatto la differenza.”
Sul senso del libro
“Francesco Borelli mi disse che tutti i danzatori e gli insegnanti del mondo conoscevano la Prina Direttrice e avevano letto e studiato i miei libri ma in pochissimi conoscevano realmente la persona che si celava dietro l’artista. Questa era la molla che lo spingeva a chiedermi di raccontare in prima persona l’avventura di un trentennio nel quale si sono formate almeno tre generazioni di ballerini approdati nel Corpo di ballo della Scala. Insieme abbiamo lavorato bene, ci siamo integrati, e abbiamo usufruito di una squadra ottima che ha rifinito il libro. Ne sono molto soddisfatta.”
Sulle differenza tra scuola russa e scuola italiana
“Ho studiato danza in Russia per diversi anni. Anche se ora c’è una guerra che quasi ti impedisce di nominare la loro cultura, io me ne infischio. Hanno una tradizione incredibile e rispetto a noi in quegli anni erano davvero avanti. Noi procedevamo per emulazione mentre là si lavorava sul fisico e sul movimento. Nel libro lo spiego in modo molto chiaro. Adesso però la distanza è sparita, credo che l’Italia possa davvero vantare un’ottima scuola di danza in tante parti del paese.”
Roberto Bolle fisico, sul rapporto con gli altri alunni
“Se qualcuno mi ha mai odiato e se esistono dei soprannomi su di me? Con uno forse non ho avuto un rapporto idilliaco ma in generale io mi lego molto ai miei alunni e continuiamo a rimanere in contatto anche quando vanno in giro per il mondo a lavorare. Non sono a conoscenza di soprannomi su di me, dovrei indagare, ma ho visto diverse mie imitazioni molto divertenti.”
Sulla scelta di voler essere un’insegnante
“A volte si finisce ad insegnare perché la carriera non ha preso l’abbrivio sperato o in attesa che le cose vadano bene. Io invece rivendico la scelta di aver voluto fortemente fare questo mestiere. Adoro passare le conoscenze ai giovani e adoro vederli crescere anche grazie al mio supporto. Non ho mai cercato altro e mi sento realizzata nell’esserci riuscita.”
Ecco il link del podcast dell’intera intervista di Anna Maria Prina:
https://www.radiocusanocampus.it/it/anna-maria-prina-incontro-con-la-danza
Ecco la copertina di “Incontro con la danza – Il mio lungo viaggio” di Anna Maria Prina: