È stato condannato a un anno di carcere Arcangelo Zuccalà, il 78enne accusato di atti persecutori nei confronti della senatrice leghista Giulia Bongiorno, avvocata e ministra della Pubblica Amministrazione del governo Conte I. L’uomo, di origini calabresi, l’avrebbe tormentata per mesi, nel tentativo di fidanzarsi con lei. Dichiarato capace di intendere e di volere, dovrà ora scontare la pena.

Stalker Giulia Bongiorno condannato a un anno di reclusione per atti persecutori

È accusato di atti persecutori per aver inviato alla senatrice della Lega, Giulia Bongiorno, nel corso del 2019, diverse lettere con biglietti scritti a mano, con richieste di fidanzamento. Missive recapitate dall’uomo direttamente al domicilio privato della donna. Si tratta del 78enne Arcangelo Zuccalà, di origini calabresi, condannato ora a un anno di reclusione. Sostenendo di averla conosciuta a Palermo e di averla poi rivista a Roma per ben due volte, l’uomo, ossessionato dalla Bongiorno, le scriveva frasi come: “Ti amo perdutamente, vorrei incontrarti, fidanzarmi con te e iniziare una convivenza”. A riportarlo è il Messaggero.

Secondo il 78enne, lui e la senatrice avrebbero frequentato la stessa scuola elementare in Sicilia. Un elemento smentito dai dati anagrafici: lui è del 1945, lei è nata 20 anni dopo. Sottoposto a perizia psichiatrica, l’uomo è stato giudicato capace di intendere e di volere. Avrebbe già alle spalle, inoltre, dei precedenti per molestie. Ecco perché, nonostante la richiesta di assoluzione da parte dei legali che lo difendono – assoluzione giustificata secondo loro dal fatto che la Bongiorno, durante la sua deposizione in aula, aveva riferito di non essersi rivolta a nessuno specialista dopo aver ricevuto le lettere dell’imputato; fatto che, sempre secondo la difesa, dimostrerebbe la mancanza di un trauma -, sarebbe ora chiamato a scontare la pena.

La Bongiorno, da anni in prima linea per i diritti delle donne e contro la violenza di genere, è stata promotrice delle leggi che hanno introdotto, tra le altre cose, proprio il reato di stalking. Nel 2007 ha fondato insieme a Michelle Hunziker l’associazione no profit “Doppia difesa”, impegnata nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica e nell’aiuto delle vittime di discriminazioni, abusi e violenze a denunciare. Nel 2021 su Twitter scriveva: “Lo stalking non è un corteggiamento. Il persecutore non è un innamorato da consolare”.

La vicenda che ha coinvolto Michelle Hunziker e Federica Panicucci

Una vicenda simile ha coinvolto anche le dive dello spettacolo Michelle Hunziker e Federica Panicucci. “Prendo la doppietta e vi ammazzo a te e a tuo figlio sparandovi”. Era questo il tenore dei commenti ricevuti dalle due sui social. Frasi che, lo scorso luglio, gli investigatori avrebbero appurato essere partite da un 22enne di Bologna, accusato ora di minacce e di stalking. Per la Hunziker non era la prima volta: già in passato lei e sua figlia, Aurora Ramazzotti, erano state costrette a rivolgersi alle autorità per i commenti ricevuti e a procurarsi una scorta per proteggersi dalle minacce. Un campo, quello della violenza, in cui la showgirl è attiva insieme alla Bongiorno dai primi anni del Duemila.

Cosa prevede il reato di stalking

Dal verbo inglese “to stalk” (“inseguire”), lo stalking si configura ogni volta che un individuo, di qualsiasi sesso ed età, ponga in essere atti di molestia o minaccia – anche in maniera non prolungata nel tempo – nei confronti di un’altra persona, attraverso pedinamenti o inseguimenti, o anche l’invio di messaggi. La pena, la reclusione, può variare da un anno a sei anni e sei mesi. Il reato, introdotto nel 2009, è stato recentemente modificato dal cosiddetto Codice rosso, che ne ha innalzato anche la pena, prevedendo la possibilità di applicare la misura cautelare del carcere anche in fase di indagini preliminari, in caso di pericolo.