Quarto e ultimo giorno in Kenya per il presidente Sergio Mattarella, che questa mattina ha visitato l’Università Statale di Nairobi parlando di cambiamento climatico.
Il capo dello Stato lancia un monito diffuso affinché ciascuno si interroghi se quanto si sta facendo per contrastare questo fenomeno sia sufficiente. Secondo il suo giudizio, “è difficile rispondere positivamente a questa domanda” poiché “in alcuni segmenti della società e in altri Paesi non è radicato il senso profondo dell’urgenza e della necessità di intervenire”.
Poi, il leader del Colle chiarisce in maniera evidente quali siano le priorità globali:
Non ci si può cullare nell’illusione di perseguire prima obiettivi di sviluppo economico per poi affrontare in un secondo momento le problematiche ambientali
Cambiamento climatico, Mattarella: “Europa e Africa siano protagoniste”
Mattarella aveva già posto le basi del discorso odierno sul cambiamento climatico già al suo arrivo in Kenya. I toni pronunciati questa mattina, però, sono più affilati e invitano la comunità internazionale ad agire rapidamente e concretamente. Perché “gli effetti del cambiamento climatico stanno subendo un’accelerazione significativa”, prima che il numero uno del Quirinale elenchi uno per uno le manifestazioni tangibili del fenomeno (“ondate di calore, inondazioni, siccità, scioglimento dei ghiacciai. innalzamento del livello dei mari”).
Il contrasto al cambiamento climatico, secondo modi e tempi dettati dalla comunità scientifica, “costituisce un obbligo ineludibile, che riguarda tutti”. Utilizzando una metafora calcistica e sportiva, Sergio Mattarella afferma che “non avremo un secondo tempo” in considerazione del fatto che “siamo pienamente consapevoli di come le attività umane abbiano un impatto sull’ambiente e sul clima”.
Pur rivolgendo un appello diffuso a tutto il mondo, il capo dello Stato si sofferma sulla collaborazione tra Europa e Africa, tra Italia e il Continente Nero. Un partenariato in cui l’Africa può assumere il ruolo guida grazie alla produzione di energia pulita e alla strategia dell’Unione Africana sul Clima chiara e delineata. Dal canto suo, il nostro Paese ha recentemente istituito il Fondo per il Clima come proposta centrale in un Piano più ampio di interventi contro il cambiamento climatico: al suo interno sono presenti progetti legati all’energia pulita e all’agricoltura sostenibile”.