Roger Waters azione legale estremamente virale. Non si parla d’altro in rete per via del possibile annullamento del concerto tedesco dell’artista legato non a motivi logistici o di sicurezza ma per aver espresso idee giudicate poco consone al momento storico. Un’ingiustizia, secondo lui e i suoi fan… un’ingiustizia che si cerca di evitare anche grazie al supporto dello studio legale Höcker di Colonia che il manager di Waters, Mark Fenwick, ha chiamato per la volontà di tutelare il diritto umano della libertà di parola del Pink Floyd. E così, a pochissimi giorni dalla prima data del tour europeo del “This is Not A Drill” show ecco come l’attivista sta difendendo la sua libertà di espressione.
Roger Waters azione legale: il testo del comunicato
Queste sono le parole ufficiali che stanno facendo il giro del web con cui lo staff di Waters affronta la questione:
“Nel febbraio 2023, il governo dello Stato dell’Assia e poi il magistrato della città di Francoforte hanno annunciato la loro straordinaria e pregiudizievole intenzione di annullare un concerto programmato da Roger Waters alla Festhalle di Francoforte il 28 maggio. Il medesimo argomento è stato posto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Monaco per annullare il concerto previsto per il 21 maggio 2023, all’Olympiahalle di Monaco. A seguito di questa azioni unilaterali e con motivazioni politiche, il signor Waters ha incaricato i suoi avvocati di prendere immediatamente tutte le misure necessarie per ribaltare queste decisioni ingiustificabili per garantire la protezione del suo fondamentale diritto umano alla libertà di parola e di tutti gli spettatori che vogliono assistere alle sue esibizioni, affinché siano liberi di farlo a Francoforte, a Monaco e in qualsiasi altra città di qualsiasi altro paese. Il signor Waters crede che se questo palese tentativo di metterlo a tacere non venga contestato, potrebbero esserci conseguenze serie e di vasta portata per gli artisti e gli attivisti di tutto il mondo.”
Ecco perché si ritiene importante agire a tutela di una libertà di espressione violata dalle scelte politiche delle municipalità di Francoforte e Monaco nell’intenzione di impedire i concerti. Le comunità legate alla musica di Roger Waters, poi, non sono rimaste con le mani in mano.
Roger Waters azione legale, la petizione di Change.org
La nota piattaforma di attivismo sociale ha lanciato questa petizione portata avanti dalla giornalista statunitense Katie Halper:
“Fate esibire Roger Waters dei Pink Floyd a Francoforte, in Germania. Noi artisti, musicisti, scrittori e altri personaggi pubblici e organizzazioni siamo profondamente turbati dai recenti sforzi dei funzionari tedeschi per screditare e mettere a tacere il musicista Roger Waters. Il 24 febbraio 2023, il Consiglio Comunale di Francoforte e il governo dello stato dell’Assia hanno annunciato la cancellazione di un concerto di Waters programmato per il 28 maggio alla Festhalle. Il Consiglio Comunale di Francoforte afferma che la cancellazione del concerto di Waters “ha dato un chiaro segnale contro l’antisemitismo”, descrivendo il musicista come “uno degli antisemiti più famosi al mondo”. Come prova, il Consiglio afferma che Waters “ha ripetutamente chiesto il boicottaggio culturale di Israele, ha fatto paragoni con il regime di apartheid in Sud Africa e ha fatto pressioni sugli artisti affinché cancellassero eventi in Israele.”
Le risposte non sono mancate. Tra i tanti, hanno firmato musicisti come Brian Eno, Peter Gabriel, Tom Morello, Nick Mason, Eric Clapton, Robert Wyatt; artisti come Ken Loach, Susan Sarandon, Julian Schnabel, Terry Gilliam, Julie Christie. Ma anche tanti intellettuali e accademici: Noam Chomsky, Cornel West, Gabor Matè, Yanis Varoufakis e tanti altri ancora.
Sempre la giornalista così motiva la difesa del musicista:
“Non ci sono altre prove oltre a queste due affermazioni: che Waters ha sostenuto la campagna di boicottaggio culturale di Israele guidata dai palestinesi e che ha paragonato il governo israeliano contemporaneo al regime di apartheid in Sud Africa. Nessuna di queste affermazioni è esclusiva di Waters. Organizzazioni per i diritti umani come Amnesty International, Human Rights Watch, B’Tselem israeliano, agenzie delle Nazioni Unite e funzionari sudafricani hanno definito Israele uno stato di apartheid, e quindi molte di queste organizzazioni e individui hanno paragonato Israele all’apartheid in passato in vigore in Sud Africa. Gli estremisti sono il governo israeliano, non i suoi critici. Di recente, i cittadini israeliani si sono riversati nelle strade per protestare contro il trattamento violento dei palestinesi da parte del loro governo e contro i radicali cambiamenti giudiziari antidemocratici.”
Sulle accuse rivolte all’artista la giornalista fa un po’ di luce:
“Le critiche di Waters al trattamento riservato da Israele ai palestinesi fanno parte della sua difesa di lunga data dei diritti umani in tutto il mondo. Waters crede che tutti i nostri fratelli e sorelle, in tutto il mondo, indipendentemente dal colore della loro pelle o dalla profondità delle loro tasche, meritino pari diritti umani ai sensi della legge. Riguardo a Israele e Palestina, dice: “La mia piattaforma è semplice: è l’attuazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948 per tutti i nostri fratelli e sorelle tra il fiume Giordano e il mare. L’antisemitismo è odioso e razzista e lo condanno, insieme a tutte le forme di razzismo, senza riserve”. I funzionari tedeschi che diffamano Waters si stanno impegnando in una pericolosa campagna che fonde volutamente le critiche alle politiche illegali e ingiuste di Israele con l’antisemitismo. Questa fusione perpetua il cliché antisemita che presenta gli ebrei come un monolite che sostiene ciecamente Israele. Alcuni dei critici più rumorosi di Israele sono ebrei. Ma coloro che armano l’antisemitismo stanno ben contribuendo ad esso.”
Non è un momento facile per Roger Waters, recentemente attaccato anche dalla moglie di Gilmour. Al netto dei giudizi etici sulle sue posizione, resta agli atti tutto quel che ha fatto di grande con i Pink Floyd.