Quanto valgono i contributi figurativi della Naspi? Che valore hanno i contributi figurativi ai fini dell’Anticipo pensionistico Ape sociale 2023? Può capitare che due anni di fruizione dell’indennità di disoccupazione Naspi aiutino a perfezionare 30 anni di anzianità contributiva richiesta per il rilascio del trattamento economico Ape sociale.
Non tutti (forse) sono al corrente che i contributi figurativi accumulati durante il periodo di fruizione della Naspi sono validi ai fini contributivi per l’Ape sociale.
Contributi figurativi Naspi per l’anticipo pensionistico Ape sociale
Come detto, i contributi figurati Naspi sono utili ai fini contributivi per l’Ape sociale. Tuttavia, per ottenere il diritto all’Ape sociale occorre aver consumato la Naspi.
Si tratta di un’indicazione normativa contenuta nella circolare INPS n. 100/2017, nella quale viene chiarito che i lavoratori disoccupati possono presentare la richiesta di accesso al trattamento economico, solo se concluso integralmente il periodo di fruizione della disoccupazione Naspi o di altra tipologia di sostegno al reddito.
È anche vero, che nel corso del tempo la norma ha subito diversi aggiusti. Tuttavia, non si rilevano cambiamenti in merito alla disposizione innanzi riportata.
L’Ente nazionale di previdenza sociale, successivamente nella circolare n. 62/2022 ha modificato alcuni paletti permettendo ai disoccupati di presentare la richiesta per l’accesso all’anticipo pensionistico, senza necessariamente attendere i tre mesi di fruizione integrale dell‘indennità di disoccupazione. Ma, anche in questo caso, sono state aggiunte delle nuove disposizioni sull’attribuzione del diritto al trattamento.
Scadenza e domanda Ape sociale con e senza Naspi
La richiesta del diritto al trattamento economico Ape sociale è condizionata da una serie di finestre temporale di cui tener conto.
Infatti, le prossime scadenze cadono il 31 marzo e 15 luglio 2023. Se in questo lasso di tempo l’indennità di disoccupazione Naspi non si è chiusa resta la possibilità di presentare la richiesta entro il 30 novembre. Tuttavia, in questo caso l’INPS risponde sulla base delle risorse disponibili.
A ogni modo, è necessario ricordare tanto le date di scadenza, quanto quelle degli esiti, quali:
- se viene presentata la richiesta del diritto alla pensione entro il 31 marzo 2023, la risposta sarà consegnata entro il 30 giugno;
- se viene presentata la domanda per il certificato del diritto alla pensione entro il 15 luglio 2023, la risposta sarà consegnata entro il 15 ottobre;
- se viene presentata un’istanza tardiva del diritto alla pensione entro il 30 novembre, la risposta sarà consegnata entro il 31 dicembre 2023.
Requisiti e condizioni anticipo pensionistico
Possono presentare la richiesta per il trattamento economico previdenziale Ape sociale 2023 i lavoratori iscritti presso: Assicurazione Generale Obbligatoria, forme sostitutive ed esclusive, gestioni speciali e Gestione Separata.
A riguardo, si precisa sin da subito che, l’accesso all’Ape sociale non sarà rilasciato a tutti i disoccupati. Le principali condizioni dettate dalla normativa vigente vengono di seguito illustrate dall’Ente nazionale di previdenza, che spiega la presenza di diversi requisiti, tra cui:
- disoccupati per cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, permesso il collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito (articolo 7 della legge 15 luglio 1966, n. 604). In presenza della fase conclusiva dell’attività di lavoro determinato, se risulta la cessazione del rapporto da almeno 36 mesi prima della fine del rapporto lavorativo, scadenza del periodo lavorativo da almeno 18 mesi. Inoltre, è necessario che la Naspi risulti consumata. Occorre aver maturato 63 anni di età e 30 anni di contributi.
- assistenza al familiare disabile grave secondo le regole previste per i caregiver disponibile in questa pagina;
- invalidità con ridotta capacità lavorativa, con l’assegnazione di una percentuale di invalidità nella misura dal 74 per cento. Occorre aver maturato 63 anni di età e 30 anni di contributi;
- lavoratori gravosi (allegato 3 della legge n. 234/2021). Occorrono 63 anni di età e 36 anni di contributi, di cui almeno 7 anni negli ultimi 10 o negli ultimi 6 su 7 anni lavorativi;
- lavoratori di articoli in ceramica e terracotta. Occorrono 63 anni di età e 32 anni di contributi.