Quanto influisce l’Rdc e Pdc sull ISEE? Quanto non deve superare ISEE per RdC? Quanto deve essere l’ISEE per avere altri aiuti economici? La normativa dispone delle regole ben precise per il Reddito di cittadinanza e per la pensione di cittadinanza, una di queste riguarda il reddito prodotto con il certificato ISEE.
Il vero problema, potrebbe sorgere nella fase dell’aggiornamento dell’indicatore reddituale. Molte persone hanno ricevuto la revoca del sussidio per sforamento delle condizioni reddituali, per cui non rientranti più nelle soglie consentite per il diritto al Rdc e Pdc.
Per questo, in tanti cercano di capire quali sono gli altri aiuti di Stato accessibili con un ISEE alto, specie considerando che il tetto per il diritto al sussidio di Stato corrisponde al valore di 9.360 euro.
Quanto influisce l’Rdc e Pdc sull’ISEE?
I percettori del reddito di cittadinanza e pensione devono rientrare in diversi requisiti, tra cui quello reddituale correlato al certificato ISEE in corso di validità. Può capitare, che nell’aggiornamento annuale della posizione reddituale le condizioni per il rilascio del sussidio non vengano soddisfatte. A questo punto, si decade dal beneficio. Tuttavia, prima di incorrere in questo problema è possibile ridurre in modo perfettamente legale il proprio reddito ISEE.
Per determinare il reddito ISEE vengono inquadrati diversi elementi, tra cui: il numero dei membri familiari, il patrimonio mobiliare e immobiliare.
La variazione di uno dei questi elementi anche rispetto all’anno precedente produce un capovolgimento delle condizioni reddituali. Basti pensare, che ad esempio se si possiede un conto cointestato (figli non a carico o genitori), la divisione dello stesso produce l’abbattimento del reddito ISEE. Oltretutto, con una semplice delega si possono gestire i conti corrente dei famigliari senza problemi.
Nello stesso modo, modificando i criteri legati alla proprietà immobiliare, così come l’aspetto legato alla residenza, incide sulla composizione del nucleo familiare che può dimostrarsi utile ai fini dell’ISEE.
A ogni modo, anche questi accorgimenti potrebbero non bastare per il 2024, in quanto la nuova misura di sostegno al reddito MIA, dovrebbe contenere dei requisiti ancora più stringenti difficili da deviare con qualche piccolo trucchetto legale.
Quanto deve essere l’ISEE per avere altri aiuti economici?
Fortunatamente, in presenza di un ISEE più alto di 9.360 euro non sufficiente nel garantire il diritto al Rdc e Pdc, si possono ottenere altre agevolazioni. Infatti, un Isee più alto permettere l’accesso ad altre tipologie di aiuti messi in campo dallo Stato italiano, come ad esempio: bonus bollette, Carta risparmio spesa, bonus regionali e comunali, Carta acquisti e così via.
La Carta acquisti è un’ottima alternativa al Rdc e Pdc per coloro che hanno raggiunto i 70 anni di età, in quanto il reddito certificato ISEE corrisponde all’importo pari o inferiore a 10.186,91 euro annui. L’importo è diverso rispetto al sussidio di Stato, ma comunque, vengono riconosciuti 80 euro a bimestre. La Social card può essere utilizzata per il pagamento delle bollette e per la spesa.
Infine, la Carta acquisti può essere richiesta dai nuclei familiari composti da minori di anni 3 e dagli over 65 con un reddito certificato ISEE pari o inferiore a 7.640,18 euro annui, oltre alla presenza di altri requisiti previsti dalla normativa vigente.
Si può risparmiare sulle bollette con i bonus sociali
I bonus sociali permettono di ottenere uno sconto diretto in fattura per la fornitura di luce, acqua e gas. Si tratta delle iniziative disposte dall’ARERA, più conosciuti come bonus bollette.
A ogni modo, il tetto ISEE massimo riconosciuto corrisponde a un valore uguale o inferiore a 15.000 per la fornitura di luce e gas, mentre per l’acqua il limite ISEE deve risultare uguale o inferiore a 9.530 euro.
Non occorre presentare domanda, ma sarà sufficiente aggiornare la DSU e l’ISEE 2023. Infatti, lo sconto viene attivato automaticamente in bolletta.
I buoni spesa della Carta risparmio
Nella Legge di Bilancio 2023 sono state previste diverse misure di sostegno al reddito, tra cui anche la Carta risparmio 2023. Tuttavia, manca il decreto attuativo che dovrebbe arrivare per la fine del mese di marzo 2023.
In sostanza, la Carta risparmio dovrebbe garantire il rilascio di buoni spesa per l’acquisto di prodotti di prima necessità, per cui non copre la spesa delle bollette e altre tipologie di servizi, né tantomeno, permette il rilascio di sconti presso i negozi convenzionati.
Il tetto massimo del certificato ISEE corrisponde a un valore uguale o inferiore a 15.000 euro.